Le recenti dichiarazioni di Wozniak riguardo all’universo tech
Le grandi aziende tecnologiche non si limitano più a esercitare un’influenza economica. Ormai sono parte integrante della politica. Con l’esplicito supporto delle Big Tech a figure politiche come Donald Trump, il confine tra tecnologia e governo si è assottigliato.
Un altro tema affrontato dal co-fondatore di Apple è l’intelligenza artificiale. Wozniak ha ribadito la sua diffidenza nei confronti della cosiddetta “A” di AI. Sottolineando come la tecnologia, per quanto avanzata, resti priva di capacità emotiva e critica. Ciò rende le persone vulnerabili alla manipolazione e alla disinformazione. Considerando tale scenario, l’uso improprio dei modelli linguistici avanzati è un pericolo concreto.
Infine, il co-fondatore di Apple ha voluto evidenziare un cambiamento radicale nel rapporto tra utenti e tecnologia. Un tempo, chi acquistava un computer ne aveva il controllo completo, configurandolo e personalizzandolo a proprio piacimento. Oggi, invece, il modello dominante è quello degli abbonamenti e dei servizi cloud, in cui l’utente non possiede davvero gli strumenti che utilizza. Ma ne rimane vincolato attraverso licenze e sottoscrizioni. Tale sistema favorisce le Big Tech, rendendole di fatto proprietarie delle vite digitali delle persone. Il messaggio di Wozniak è chiaro. La tecnologia deve servire l’uomo, non viceversa. E perché ciò accada, è necessario mantenere un equilibrio tra innovazione e responsabilità.