L’identità digitale rappresenta una delle sfide per l’Italia nel percorso di digitalizzazione dei servizi pubblici. La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è destinata a diventare il principale strumento di identificazione online. Allo stesso tempo, però. lo SPID continua a rivestire un ruolo fondamentale nell’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e non solo. L’assegnazione di 40 milioni di euro agli identity provider attraverso un decreto governativo segna un ulteriore passo avanti nella trasformazione digitale del Paese. Garantendo così continuità e sostenibilità ai soggetti che forniscono il servizio SPID.
SPID protagonista di recenti investimenti: ecco i dettagli
Tra i principali gestori figurano ID InfoCamere, TIM, Sielte, Poste, Infocert, Aruba, EtnaID, ed molti altri. Suddette realtà hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo dell’identità digitale. Rendendo così possibile l’accesso rapido e sicuro a numerosi servizi online per cittadini ed imprese. Il finanziamento stanziato dal governo rappresenta un riconoscimento al loro impegno e una garanzia per la continuità del servizio.
Insieme allo SPID, la CIE sta guadagnando terreno come strumento principale per l’identificazione online. La sua integrazione con IT Wallet, il portafoglio digitale introdotto all’interno dell’app IO, permette ai cittadini di conservare documenti essenziali in un formato digitale sicuro e accessibile. Tale sistema non solo semplifica la gestione dei documenti, ma si allinea anche agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Anticipando di due anni la roadmap europea sull’identità digitale.
L’IT Wallet, infatti, si prepara a essere integrato con l’EUDI Wallet, il sistema di identità digitale europeo che consentirà il riconoscimento delle credenziali digitali in tutti gli Stati membri dell’UE. Tale passo rappresenta un traguardo importante nell’armonizzazione dei sistemi di identificazione digitale a livello comunitario, favorendo la mobilità e l’interoperabilità tra i diversi Paesi. Il governo, riconoscendo l’importanza di un ecosistema digitale solido, continua ad investire in tale direzione. Sostenendo così sia il mantenimento dello SPID che la progressiva transizione verso la CIE e l’IT Wallet.