In Europa sembra che l’aumento dei costi dell’energia sta diventando un reale problema. A tal proposito, è stata condotta un’indagine da tado° sulla temperatura media delle abitazioni europee. Quest’ultima offre uno spunto di riflessione importante. Il continuo incremento dei prezzi delle materie prime, causato principalmente dalla pandemia e dalle conseguenti crisi geopolitiche, ha modificato profondamente le abitudini di riscaldamento in tutta Europa. Tale scenario sta spingendo molte famiglie a ridurre i consumi energetici per contenere le bollette.
Aumentano i costi per l’energia
L’Italia, come evidenziato nell’analisi, si colloca al terzo posto per la temperatura media più bassa nelle abitazioni. Con un termostato che segna mediamente 18,5°C. Tale dato è significativo, poiché riflette un cambiamento nelle abitudini di consumo d’energia. Ciò deriva della necessità di adattarsi ad un contesto economico più complesso. Soprattutto se confrontato con Regno Unito e Paesi Bassi. Qui la temperatura media si aggira attorno ai 16,5°C e 16,6°C. L’Italia, invece, sembra mantenere un livello di comfort maggiore. Anche se al di sotto delle temperature tradizionali.
Una delle osservazioni più interessanti riguarda la distribuzione delle temperature all’interno del nostro Paese. Ciò evidenzia una diversificazione nella gestione del riscaldamento a livello regionale. Qui, a causa delle diverse condizioni climatiche, si tende a mantenere il riscaldamento più attivo. Un altro dato rilevante riguarda l’orario di accensione del riscaldamento in diversi paesi europei. In Danimarca, ad esempio, il riscaldamento viene attivato già a metà settembre. A conferma di un clima culturale che enfatizza l’importanza del comfort termico.
Al contrario, nei paesi del Sud Europa, il riscaldamento viene acceso molto più tardi. Tra cui Italia e Spagna. Tale abitudine di posticipare l’accensione del riscaldamento è motivata dalla ricerca di un equilibrio tra comfort e la necessità di ridurre i consumi per l’energia. L’impatto delle politiche energetiche sui consumi è quindi evidente. Con le famiglie europee che affrontano l’inverno tenendo conto soprattutto dei costi da affrontare.