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Brother: arriva la smentita sulle nuove accuse

BrotherBrotherIl dibattito sulle stampanti Brother ha acceso un acceso confronto. Tutto ha avuto origine da un video pubblicato da Louis Rossman. Noto attivista per il diritto alla riparazione. Nel video veniva sollevata l’accusa che alcune stampanti Brother potessero smettere di funzionare correttamente con cartucce non originali. Tale pratica, già adottata da altri produttori come HP, è vista da molti consumatori come una limitazione ingiustificata della libertà di scelta. L’accusa principale si basa su un post Reddit del 2022 in cui un utente segnalava che, dopo aver installato una cartuccia compatibile, la sua stampante non riusciva più ad allineare i colori, diventando inutilizzabile. Contattato il supporto Brother, l’utente avrebbe ricevuto conferma che la stampante richiede l’uso esclusivo di cartucce originali. Tale dichiarazione, se confermata, andrebbe in contrasto con l’immagine dell’azienda, considerata finora eticamente trasparente.

Brother: si possono usare solo cartucce originali?

È importante sottolineare che le prove a sostegno delle affermazioni sembrano piuttosto deboli. Ars Technica, testata autorevole nel settore tecnologico, ha indagato sulla questione. A tal proposito, ha trovato solo una manciata di segnalazioni simili

negli ultimi anni. Senza però evidenze che suggeriscano un problema diffuso e sistematico. Inoltre, le esperienze degli utenti sembrano variare notevolmente, il che potrebbe indicare che eventuali malfunzionamenti non siano direttamente legati a una politica aziendale.

Brother, dal canto suo, ha risposto ufficialmente alle accuse, negando qualsiasi blocco intenzionale. L’azienda ha ribadito che i suoi aggiornamenti firmware non limitano l’uso di materiali compatibili. Inoltre, secondo quanto riportato, non vi è alcun degrado della qualità di stampa dovuto alle cartucce non originali.

Il caso solleva ancora una volta il dibattito sulla libertà di scelta dei consumatori. Inoltre, si focalizza anche sull’importanza della trasparenza da parte delle aziende. Da un lato Brother sembra avere buone ragioni per difendere la propria posizione. Dall’altro è evidente come la fiducia degli utenti possa essere facilmente compromessa. Non resta che attendere e scoprire se emergeranno ulteriori prove a sostegno delle accuse o se la questione si sgonfierà come un semplice malinteso.

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Pubblicato da
Margareth Galletta