Nell’era dell’intelligenza artificiale, Google non poteva esimersi dal correre dietro ai concorrenti ed è proprio per questo che ha scelto di aggiornare ancora Gemini. A tal proposito, ecco che migliora nettamente l’integrazione che c’è tra il servizio di posta elettronica Gmail e Google Calendar. È proprio grazie a Gemini che ora gli eventi possono essere creati all’interno del calendario di Google direttamente dalle e-mail. Non bisognerà infatti prendere le informazioni e copiarle all’interno: sarà tutto automatico.
L’ultima novità è un pulsante “Aggiungi a Calendar”, disponibile per chi ha un piano AI Premium di Google o un account Google Workspace. Quando in un’email si discute di un appuntamento, una riunione o qualsiasi altra data importante, Gemini analizza automaticamente i dettagli e propone la creazione dell’evento, lasciando comunque la possibilità di modificarlo prima di confermarlo.
Un’integrazione sempre più completa tra Gmail e Calendar
Non si tratta di certo di un fulmine a ciel sereno, in quanto già in autunno Google cominciò a lavorare a soluzioni di questo genere. Venne infatti introdotta l’opportunità di creare eventi direttamente sfruttando il pannello laterale dell’AI. Di certo ora il guadagno degli utenti sta nella fluidità, con un numero di passaggi nettamente inferiore rispetto a prima.
L’idea alla base di questa automazione è semplice: semplificare l’organizzazione della giornata, evitando il rischio di dimenticare appuntamenti importanti. Basta ricevere un’email con un invito informale, e Gemini si occuperà di suggerire la creazione dell’evento senza bisogno di un invito esplicito.
Un’idea utile, ma con un limite
E senza dubbio una delle funzionalità più interessanti e importanti: Google intende offrire agli utenti un modo per creare eventi più rapidamente, senza dover fare riferimento alle classiche operazioni manuali.
L’unico aspetto negativo? Per ora, questa funzione è riservata agli utenti con un abbonamento AI Premium o Google Workspace. Resta da vedere se in futuro Google deciderà di ampliarne l’accesso o se rimarrà un’esclusiva per chi sottoscrive il servizio a pagamento.