La decisione degli USA di abbandonare la Just Energy Transition Partnership segna una svolta importante nella politica energetica mondiale. L’amministrazione Trump ha annunciato il ritiro dal programma. Giustificandolo con la necessità di concentrare le risorse sul territorio nazionale. Questo significa la revoca di un impegno finanziario da 4 miliardi di dollari. Tutti suddivisi tra prestiti e sovvenzioni destinati alle economie emergenti per favorire l’uscita dal carbone.
Dopo la scelta degli USA: conseguenze economiche e politiche
Il programma JETP, lanciato durante la COP26 di Glasgow, è stato promosso da Francia, Germania, Regno Unito, Canada e Unione Europea per sostenere Paesi con un’elevata dipendenza dal carbone, come Sudafrica, Indonesia e Vietnam. L’obiettivo era facilitare la loro transizione verso un sistema energetico più sostenibile grazie alla raccolta di fondi pubblici e privati.
Il Sudafrica era uno dei principali beneficiari. E ancora oggi produce l’80% della sua energia dal carbone. Con 11,6 miliardi di dollari stanziati, di cui oltre un miliardo dagli USA. Anche Indonesia e Vietnam contavano su finanziamenti importanti. Circa 21,6 miliardi e 15,5 miliardi di dollari. Di conseguenza senza il contributo statunitense, il Sudafrica perderà il 9% dei fondi previsti. Mentre l’Indonesia subirà un taglio del 2,6%.
L’impatto del ritiro degli USA si estende ben oltre la semplice riduzione dei fondi. La decisione di Washington avrà effetti immediati su diversi progetti già avviati. Poiché i fondi assegnati ma non ancora distribuiti verranno congelati. In più, la perdita delle garanzie statunitensi sui prestiti commerciali potrebbe scoraggiare gli investitori istituzionali. Aumentando i costi di finanziamento per le economie emergenti. Tale situazione è particolarmente critica per il Vietnam. In cui il debito pubblico rappresenta già il 37% del PIL. Anche in Indonesia il taglio potrebbe rallentare la transizione verso fonti rinnovabili.
Insomma, la scelta degli USA conferma l’approccio della nuova amministrazione nei confronti delle politiche ambientali. Trump ha sempre considerato gli accordi multilaterali uno svantaggio per l’economia americana. Il ritiro dal JETP si inserisce in una strategia più ampia di riduzione dei finanziamenti esteri e rilancio del settore dei combustibili fossili.