sabato, Marzo 29, 2025

Google migliora Android per gli schermi grandi

Android 16 migliora l’adattabilità ai display grandi, introducendo la modalità desktop e la gestione fluida tra più schermi.

di Margherita Zichella
Android 16 migliora l’adattabilità ai display grandi, introducendo la modalità desktop e la gestione fluida tra più schermi.

Android 16 potrebbe finalmente colmare una delle lacune storiche del sistema operativo di Google: la sua scarsa adattabilità ai display più grandi. Se ne parla da anni, eppure Android è sempre rimasto un sistema pensato prima di tutto per gli smartphone, con un’interfaccia che fatica a sfruttare al meglio schermi più ampi. Ora, però, sembra che Google stia lavorando seriamente per migliorare la situazione, come suggerisce l’ultima beta di Android 16 analizzata dallo sviluppatore Mishaal Rahman.

 

Android 16 rivoluziona gli schermi grandi

Attualmente, se si collega un Pixel a uno schermo esterno, l’unica opzione disponibile è il classico mirroring, che semplicemente replica lo schermo dello smartphone senza alcuna ottimizzazione. Il risultato? Un’interfaccia troppo grande e poco funzionale, ben lontana dall’esperienza di un vero sistema operativo desktop. Tuttavia, smanettando tra le opzioni sviluppatore, si può attivare una modalità più articolata, che adatta l’interfaccia a uno schermo più ampio e la rende più utilizzabile.

Ci sono ancora dei limiti, però. Al momento, il mouse resta bloccato su uno dei due display, senza la possibilità di spostarlo liberamente da uno all’altro come accade su un vero sistema desktop. Inoltre, non si può passare al volo dal mirroring alla modalità estesa: per farlo, bisogna disconnettere e riconnettere lo smartphone ogni volta. Due piccoli dettagli che, però, rendono l’esperienza d’uso meno fluida e immediata.

La buona notizia è che Google sembra già avere una soluzione pronta per entrambi i problemi. Secondo Rahman, nelle build interne di Android 16 ci sono già opzioni che permettono di muovere liberamente il cursore tra i due display e di passare con un semplice interruttore virtuale dalla modalità mirroring alla modalità desktop. Queste funzioni non sono ancora attive nella beta pubblica, ma il fatto che siano già implementate suggerisce che Google stia seriamente lavorando per rendere Android più versatile.

La domanda, però, è sempre la stessa: queste novità arriveranno davvero nella versione finale di Android 16 o resteranno solo un esperimento? Per ora, il lavoro sembra essere a buon punto, e se Google decidesse di spingere davvero in questa direzione, potremmo finalmente vedere Android diventare un sistema operativo più completo, capace di adattarsi anche a contesti più professionali.

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