Era nell’aria ed ora ecco la prima prova che tutto ciò è possibile: è nato Manus, il primo Agente AI al mondo che è in grado di svolgere i compiti in maniera completamente autonoma. Ciò significa che lavorerà senza che gli umani debbano dargli delle istruzioni.
Ci sono delle differenze rispetto ai modelli AI come ChatGPT, Gemini o Grok. Questi infatti rispondono a domande e necessitano di input continui, mentre Manus può prendere decisioni da solo. Sì, è tutto davvero incredibile. Se, ad esempio, si richiede una ricerca di appartamenti in vendita, Manus non si limita a suggerire annunci, ma analizza anche fattori come tassi di criminalità, condizioni climatiche e tendenze di mercato, per poi proporre soluzioni personalizzate.
A rendere Manus unico è il suo approccio gestionale: invece di basarsi su un unico modello AI, opera come un coordinatore che supervisiona più sub-agenti specializzati. È in questo modo che può dunque affrontare dei compiti anche molto difficili suddividendoli in fasi, occupandosene anche in background e avvisando l’utente una volta ultimato il lavoro.
Si tratta di un’evoluzione significativa, che segna un passo avanti rispetto ai tradizionali modelli AI che richiedono un costante intervento umano per funzionare.
Manus rappresenta una svolta tecnologica, ma solleva anche questioni delicate. La sua capacità di eseguire compiti autonomamente apre scenari interessanti in settori come:
Ma proprio questa indipendenza operativa solleva preoccupazioni concrete. Un agente AI come Manus non si limita a migliorare la produttività, ma può sostituire intere categorie di lavoratori, riducendo la necessità di impiegati umani in diversi settori.
Oltre al rischio di disoccupazione, emergono dubbi su chi dovrebbe essere responsabile se un agente come Manus commettesse un errore con conseguenze economiche o legali. Ad oggi, le normative globali non sono pronte per gestire l’uso di intelligenze artificiali completamente autonome, rendendo il tema un’urgenza da affrontare nei prossimi anni.
Se gli Stati Uniti erano considerati il leader indiscusso dell’AI avanzata, l’emergere di Manus potrebbe cambiare le carte in tavola, mostrando che la Cina è pronta a competere seriamente anche in questo settore.