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Telegram bloccato in alcune regioni della Russia: ecco cosa sta succedendo

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 Le autorità russe hanno bloccato Telegram in alcune regioni del paese, precisamente in Daghestan e Cecenia. La decisione ha sorpreso molti, considerando che l’app di messaggistica è largamente utilizzata in Russia e spesso impiegata anche dalle istituzioni governative.

Perché Telegram è stato bloccato in Daghestan e Cecenia?

Le motivazioni ufficiali dietro il blocco di Telegram non sono state chiarite, ma si ipotizza che la decisione sia legata a ragioni di sicurezza e controllo delle comunicazioni in queste due regioni. Il Daghestan e la Cecenia sono aree sensibili per la politica russa e il governo potrebbe voler limitare la circolazione di informazioni non controllate attraverso l’app.

Alcuni utenti hanno segnalato difficoltà ad accedere a Telegram tramite connessioni locali, mentre altre piattaforme di messaggistica e social media sembrano funzionare regolarmente.

La Russia ha già tentato in passato di limitare Telegram, ma con scarsi risultati. Nel 2018, l’app era stata ufficialmente vietata nel paese, salvo poi tornare accessibile dopo alcuni mesi. A differenza di altri social media occidentali, Telegram non è stato completamente censurato dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, continuando a essere una delle fonti principali di informazione nel paese.

Il blocco limitato solo a Daghestan e Cecenia suggerisce che le autorità stiano sperimentando restrizioni mirate, forse per testare nuove forme di censura regionale senza applicarle su scala nazionale.

Molti utenti russi stanno già cercando soluzioni alternative per continuare a utilizzare Telegram. I più esperti hanno segnalato che l’uso di VPN o di servizi di proxy consente di aggirare il blocco e accedere normalmente all’app. Tuttavia, se il governo decidesse di estendere la censura a livello nazionale, potrebbero esserci ulteriori restrizioni sulle tecnologie che permettono di eludere il blocco.

Il blocco di Telegram in Daghestan e Cecenia rappresenta un segnale chiaro delle politiche di controllo dell’informazione in Russia. Sebbene la misura sia limitata a due regioni, potrebbe essere il primo passo verso restrizioni più ampie in futuro. Gli utenti locali stanno già cercando modi per aggirare il divieto, ma resta da vedere se il governo russo deciderà di estendere il blocco a livello nazionale.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis