giovedì, Marzo 20, 2025

Batterie: sensori quantistici al diamante per veicoli elettrici

I ricercatori giapponesi sviluppano sensori innovativi per monitorare con precisione le batterie dei veicoli elettrici, migliorando l'efficienza energetica.

di Rossella Vitale

Batterie: sensori quantistici al diamante per veicoli elettrici

Il futuro dei veicoli elettrici è strettamente legato a una gestione sempre più efficiente delle batterie. Non basta più solo caricare e scaricare energia. La sfida è monitorare ogni singola fluttuazione con precisione assoluta, per preservare la vita della batteria e migliorarne le prestazioni. Oggi, i sensori in uso nei veicoli elettrici non riescono a garantire questa precisione. Cosa fare, allora, per superare questi limiti? Un gruppo di ricercatori giapponesi ha trovato una risposta che potrebbe cambiare tutto.

Gli attuali sensori sono spesso soggetti a diverse problematiche. Tra queste ci sono il surriscaldamento, le interferenze energetiche ed anche la bassa precisione. Non sono in grado di rilevare le più sottili variazioni nella corrente e ciò compromette l’efficienza energetica. È qui che entra in gioco la tecnologia quantistica. I sensori al diamante, sfruttando le proprietà uniche dei cristalli di diamante portando ad una soluzione del tutto inaspettata. Tali sensori sono infatti in grado di rilevare cambiamenti magnetici con una precisione mai vista prima. Questa così grande precisione promette di ottimizzare la gestione energetica e migliorare le prestazioni delle batterie. E se questa tecnologia fosse davvero il futuro che tutti stavano aspettando?

Un’innovazione che cambia le regole del gioco tra le batterie

L’innovazione per le batterie non si ferma alle mere  teorie. I ricercatori dell’Istituto di Scienza di Tokyo (ISCT) hanno sviluppato sensori al diamante di grande superficie, un aspetto essenziale per monitorare in tempo reale le correnti elettriche nelle auto elettrici. Fino a oggi, i sensori erano limitati dalla dimensione dei cristalli di diamante, ergo troppo piccoli per applicazioni realistiche nelle batterie. Ma i ricercatori sono riusciti a superare questo ostacolo con un substrato di diamante che integra centri di vacanza dell’azoto (NV). In tal modo si riesce a rilevare anche i più minuscoli cambiamenti nei campi magnetici, una caratteristica fondamentale per monitorare le batterie.

La tecnologia di crescita eteroepitassiale ha permesso di creare un substrato non-diamante su cui crescere il diamante stesso, con risultati sorprendenti. Un processo che consente di ottenere una precisione pazzesca. Grazie a questa innovazione, i sensori sono in grado di misurare correnti anche molto basse, fino a 10 milliampere, su intervalli di tempo che vanno dai 10 millisecondi ai 100 secondi. Non è più fantascienza. La possibilità di monitorare e ottimizzare le batterie con una precisione incredibile è ormai a portata di mano.

Questi sensori quantistici potrebbero essere dunque la chiave per il futuro dei veicoli elettrici. Quali saranno i benefici a lungo termine per l’industria automobilistica? La ricerca continua, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la densità dei centri NV. L’idea è quella di integrare questa tecnologia nelle auto elettriche su larga scala, migliorando non solo le prestazioni, ma anche la durata delle batterie. Un passo avanti che potrebbe davvero fare la differenza.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
blank

2012 – 2023 Tecnoandroid.it – Gestito dalla STARGATE SRLS – P.Iva: 15525681001 Testata telematica quotidiana registrata al Tribunale di Roma CON DECRETO N° 225/2015, editore STARGATE SRLS. Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari.

Questo articolo potrebbe includere collegamenti affiliati: eventuali acquisti o ordini realizzati attraverso questi link contribuiranno a fornire una commissione al nostro sito.