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Google e Samsung: un’alleanza a rischio?

GoogleGoogleIn questi giorni pare che Google potrebbe essere costretta a separarsi dal suo browser Chrome e persino dal sistema operativo Android. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti infatti sta portando avanti un’azione legale per smembrare il colosso di Mountain View. Ciò con l’obiettivo di ridurre il suo dominio nel settore tecnologico. Se questa decisione venisse confermata, le conseguenze sarebbero profonde. Con ripercussioni dirette su diversi ambiti, tra cui il mercato degli smartphone.

Addio Google, Samsung Internet al centro della scena

Uno degli scenari più probabili riguarda i dispositivi SamsungGalaxy. I quali da anni vengono venduti con Chrome preinstallato. Se Google fosse costretta a cedere il controllo del suo browser, Samsung potrebbe non includerlo più di default nei suoi telefoni. L’ azienda quindi si vedrà a lasciare questo spazio esclusivamente a SamsungInternet, il browser di sua proprietà. Questo cambierebbe il mondo del web browsing su dispositivi mobili. Segnando la fine di un binomio che ha caratterizzato l’ecosistema Android per oltre un decennio.

Da tempo, Samsung ha investito risorse nello sviluppo del proprio browser, offrendo agli utenti un’alternativa valida a Chrome. Ecco quindi che SamsungInternet è stato migliorato negli anni con nuove funzionalità. Oltre che una maggiore attenzione alla privacy e prestazioni sempre più fluide. Se Chrome non fosse più preinstallato, questo browser potrebbe guadagnare una fetta di pubblico ancora più ampia. Diventando il punto di riferimento per chi utilizza i dispositivi Galaxy.

La battaglia legale è ancora in corso. In ogni caso Google ha già annunciato l’intenzione di fare appello contro la decisione del Dipartimento di Giustizia. Il futuro di Chrome e del suo legame con i dispositivi Samsung dipenderà quindi dall’esito di questa contesa. Insomma è chiaro che qualunque sia la conclusione, il settore mobile potrebbe trovarsi di fronte a un cambiamento radicale. Magari assisteremo a una possibile ridistribuzione delle quote di mercato tra i principali browser esistenti.

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Pubblicato da
Ilenia Violante