La principale causa del rinvio riguarda il malfunzionamento delle nuove funzionalità previste. Quest’ultime dovevano includere un miglioramento significativo della “personalizzazione” dell’assistente. Con la capacità di adattarsi meglio al contesto dell’utente e di interagire in maniera più fluida tra le app. I test interni, però, hanno evidenziato numerosi bug. Mettendo in evidenza che le promesse fatte non sono state mantenute. Craig Federighi, Chief Software Officer di Apple, ha espresso forti dubbi sulla qualità del prodotto durante le prove. Tali dichiarazioni hanno avuto un peso determinante nella decisione di posticipare ulteriormente l’uscita del nuovo Siri.
Nonostante le rassicurazioni da parte dei portavoce di Apple, che cercano di minimizzare la portata del problema. Inoltre, hanno enfatizzato i progressi già fatti con Siri. Eppure, la situazione rimane delicata. Gli utenti, infatti, non vedono il tanto atteso miglioramento nella performance dell’assistente virtuale. In tale scenario, la competizione si fa più serrata e la pressione su Apple aumenta.
Il rinvio potrebbe essere un segnale che Cupertino sta cercando di evitare di lanciare un prodotto non all’altezza delle aspettative. Al contempo, potrebbe diventare un boomerang se non sarà in grado di rispettare i nuovi tempi. Se Siri non riuscirà a diventare un assistente veramente evoluto, Apple potrebbe trovarsi in una posizione scomoda. Non resta che attendere i futuri sviluppi per scoprire se l’azienda riuscirà nel suo intento mantenendo viva la fiducia di esperti e appassionati.