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Gemini propone un nuovo modello per opzioni più personalizzate

geminigeminiGoogle continua a investire pesantemente nello sviluppo del suo chatbot basato sull’intelligenza artificiale. Grazie a suddetti interventi, Gemini sta consolidando la sua posizione nel mercato. A tal proposito, l’azienda ha deciso di puntare su una nuova generazione di modelli sperimentali. Quest’ultimi puntano a migliorare l’interazione con gli utenti. Secondo quanto emerso dall’analisi del codice sorgente della versione 16.8.31 beta dell’app, Google sta lavorando ad un nuovo modello sperimentale chiamato “Personalization”. Tale modello promette di portare l’interazione con Gemini a un livello nuovo. Focalizzandosi su un’interazione più personalizzata e contestualizzata.

Arriva un nuovo modello per Gemini

L’idea alla base di “Personalization” è semplice. Il sistema intende sfruttare la cronologia delle ricerche dell’utente per offrire risposte che siano non solo pertinenti, ma anche strettamente correlate agli interessi e alle abitudini individuali. Per attivare tale funzione, l’utente dovrà autorizzare il collegamento della cronologia delle ricerche a un sistema denominato “Gemini con contesto personale”. Tale collegamento sarà facoltativo e protetto da un disclaimer

visibile nella schermata di interazione. Ciò garantisce che le conversazioni con il modello non saranno utilizzate per migliorare ulteriormente Gemini.

L’obiettivo di Google è di rendere Gemini non solo un chatbot avanzato. Ma anche uno strumento capace di comprendere meglio il suo interlocutore. Al momento, tale opzione risulta ancora in fase sperimentale. I primi test riportano risultati promettenti e un funzionamento già abbastanza soddisfacente. Dettagli che lasciano ben sperare per la sua introduzione. Con tali premesse, l’aggiornamento di Gemini potrebbe segnare il debutto ufficiale di tale funzionalità. È importante sottolineare che, probabilmente, sarà inizialmente accessibile solo agli abbonati Advanced.

Se il modello “Personalization” dovesse funzionare come previsto, potrebbe rappresentare una svolta importante per il modo in cui l’intelligenza artificiale interagisce con gli utenti. Aprendo così la strada ad esperienze più intuitive e mirate. In grado di evolversi nel tempo in base alle preferenze individuali.

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Pubblicato da
Margareth Galletta