Le batterie esauste non sono solo un problema di smaltimento, ma anche una miniera di materiali preziosi. E se esistesse un modo più semplice, economico ed ecologico per recuperarle? L’Università di Brescia ha preso la sfida sul serio e ha tirato fuori dal cilindro CARAMEL, un progetto dal nome zuccherino ma dall’obiettivo decisamente ambizioso: rivoluzionare il riciclo delle batterie al litio.
Italia all’avanguardia nel riciclo del litio
L’idea è semplice quanto geniale. Invece di affidarsi a processi lunghi, costosi e inquinanti, CARAMEL utilizza forni a microonde industriali per estrarre oltre il 90% del litio dalle batterie esauste. Il tutto con un consumo energetico ridotto della metà rispetto ai metodi tradizionali e senza l’uso di acidi inquinanti. Un bel passo avanti, considerando che il litio è uno degli elementi più richiesti al mondo, grazie all’espansione delle auto elettriche e dei dispositivi tecnologici.
Non è un caso che questo progetto abbia attirato l’attenzione del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha deciso di finanziarlo con oltre un milione di euro. D’altronde, trovare un’alternativa efficace all’estrazione mineraria è una priorità per l’Europa, che oggi dipende quasi interamente dalle importazioni per rifornirsi di litio e cobalto. L’Unione Europea punta a soddisfare almeno il 25% della sua domanda di materie prime critiche attraverso il riciclo entro il 2030, e CARAMEL potrebbe essere una delle soluzioni più promettenti in questa direzione.
Ma come si è arrivati a questo punto? Il percorso è iniziato nel 2022, quando un team di ricerca dell’Università di Brescia ha brevettato la tecnologia. L’anno successivo, grazie alla collaborazione con INSTM e CSMT, è stata realizzata una dimostrazione pratica che ha confermato il potenziale del metodo. Ora si punta a costruire un impianto pilota, per dimostrare che il sistema può funzionare su larga scala e diventare un modello industriale.
Il progetto non è passato inosservato: ha già ottenuto l’Intellectual Property Award, un riconoscimento che gli permetterà di essere presentato all’Esposizione Universale di Osaka nel 2025. Un palcoscenico di prestigio, dove l’Italia potrà mostrare al mondo come innovazione e sostenibilità possano andare a braccetto.
Se fino a poco tempo fa il riciclo delle batterie sembrava una sfida complicata e costosa, CARAMEL dimostra che c’è una strada alternativa, più veloce, più pulita e più conveniente. Il futuro della tecnologia passa anche da soluzioni come questa, dove il progresso non significa solo innovazione, ma anche rispetto per l’ambiente e indipendenza dalle risorse estere. E chissà, magari tra qualche anno il litio delle nostre auto elettriche sarà completamente riciclato, senza bisogno di scavare nuove miniere.