In particolare, uno degli aspetti critici sottolineati nella nota è il rallentamento delle vendite degli iPhone. Ciò è legato alla crescente difficoltà degli utenti nel giustificare un aggiornamento del dispositivo. Tale fenomeno è stato incentivato anche dalla decisione di posticipare il lancio di Siri potenziato con Apple Intelligence. Una mossa che avrebbe potuto stimolare l’interesse dei consumatori. Inoltre, l’aumento dei costi legati ai dazi sulle importazioni rischia di compromettere ulteriormente le marginalità di Apple. Secondo le stime di Woodring, i nuovi dazi potrebbero tradursi in un incremento dei costi per circa 2 miliardi
di dollari. Una cifra che potrebbe ridurre gli utili dell’azienda.Nonostante tale revisione delle stime per il 2025, Woodring mantiene una visione positiva sul lungo periodo. L’analista crede che Apple possa ritrovare slancio con l’arrivo dell’iPhone 17. Ciò potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per le vendite, grazie ad un redesign atteso da tempo. Eppure, si è ipotizzato che le spedizioni globali di iPhone rimarranno piatte nel 2025. Ciò a causa di una domanda più contenuta, contrariamente a quanto indicato in precedenza dalle previsioni.
Stanley rimane fiducioso, però, riguardo il potenziale dell’aggiornamento iOS 18.4 previsto per aprile. Quest’ultimo dovrebbe integrare nuove funzionalità e contribuire ad alimentare le vendite in determinati mercati. L’accesso limitato alle nuove funzioni di intelligenza artificiale potrebbero però continuare ad influire negativamente sulla crescita del marchio. In tale scenario non resta che attendere e scoprire quale saranno i prossimi sviluppi per Apple.