lunedì, Marzo 17, 2025

Athena sulla Luna: atterraggio riuscito… ma sottosopra!

Il lander Athena di Intuitive Machines è atterrato ribaltato sulla Luna, ma ha comunque fornito dati utili per future missioni spaziali.

di Margherita Zichella
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Il lander Athena di Intuitive Machines è atterrato ribaltato sulla Luna, ma ha comunque fornito dati utili per future missioni spaziali.

Atterrare sulla Luna non è mai stato facile, e Intuitive Machines ne sa qualcosa. Per la seconda volta in due anni, un suo lander privato è arrivato sulla superficie lunare… ma sottosopra. Questa volta si tratta di Athena, il veicolo della missione IM-2, che il 6 marzo ha tentato di posarsi vicino al polo sud lunare, nella regione di Mons Mouton. Peccato che invece di un atterraggio perfetto, sia finito in un cratere buio e gelido, sdraiato su un fianco.

Missione IM-2: il lander si ribalta, ma invia dati preziosi

La NASA, che ha collaborato alla missione, ha spiegato che il lander è arrivato a circa 400 metri dal punto previsto, un’area considerata scientificamente molto interessante ma anche piena di insidie. Non proprio l’accoglienza ideale per un veicolo spaziale. E se la scena vi suona familiare, è perché l’anno scorso l’azienda di Houston aveva già vissuto un’esperienza simile con la missione IM-1: anche in quel caso, il lander Odysseus si era ribaltato dopo aver toccato terra con troppa energia.

Per IM-2, Intuitive Machines aveva cercato di correggere il tiro, dotando Athena di telecamere extra e migliorando i sistemi di navigazione. A bordo c’erano anche strumenti ambiziosi, come due piccoli rover, un sistema di comunicazione 4G di Nokia, un robot saltellante chiamato Grace e il trapano PRIME-1 della NASA, pensato per cercare tracce di ghiaccio sotto la superficie lunare. L’obiettivo era testare tecnologie fondamentali per future missioni umane, ma il ribaltamento ha complicato un po’ le cose.

Nonostante tutto, gli ingegneri sono riusciti a far funzionare parte del carico utile prima che le batterie del lander si esaurissero. Il trapano PRIME-1, per esempio, ha dimostrato di poter muoversi nel difficile ambiente lunare, anche se non è riuscito a operare al massimo delle sue capacità. Certo, non proprio il finale sperato, ma comunque un passo avanti nella ricerca di soluzioni per le missioni future.

Steve Altemus, CEO di Intuitive Machines, ha comunque definito il tentativo un successo. Dopo tutto, Athena è arrivato sulla Luna, ha funzionato per un po’ e ha fornito dati preziosi per migliorare il prossimo tentativo. La missione IM-3 è già in programma per il 2026, e l’azienda è determinata a farne tesoro per evitare altri ribaltamenti.

Atterrare al polo sud lunare è particolarmente complicato, e la missione IM-2 lo ha confermato ancora una volta. L’illuminazione in quella zona è davvero particolare, con un gioco di ombre e luce che rende tutto ancora più difficile da gestire. Tim Crain, direttore tecnologico di Intuitive Machines, ha detto di essere orgoglioso del lavoro fatto dai sistemi di tracciamento, nonostante le difficoltà.

Insomma, un’altra missione rocambolesca, ma che aggiunge un tassello importante alla sfida dell’esplorazione lunare. La prossima volta, dicono da Intuitive Machines, ci riusciranno. Speriamo che sia la volta buona.

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