A differenza delle soluzioni più comuni, che si affidano ad una singola grande famiglia di modelli linguistici, l’agente AI utilizza una struttura multipla. Quest’ultima è composta da vari modelli di intelligenza artificiale e agenti indipendenti. Tale architettura permette al sistema di affrontare simultaneamente differenti tipologie di attività. Garantendo maggiore flessibilità e un’operatività più simile a quella umana.
Il successo è stato pressoché immediato. Molti esperti del settore hanno espresso commenti entusiasti sul potenziale di Manus. L’accesso alla beta
, però, è estremamente limitato. Solo l’1% delle richieste di accesso viene effettivamente accettato. Rendendo il sistema ancora più desiderabile. Ciò ha dato vita a un mercato parallelo in cui codici d’accesso vengono venduti su piattaforme come Goofish/Xianyu e perfino su eBay. Con prezzi che possono raggiungere i 1.000 dollari.Nonostante tale partenza “entusiasmante”, ci sono anche pareri “negativi“. Secondo alcuni Manus è ancora troppo instabile. Ciò a causa di frequenti crash e un alto tasso di fallimento. Eppure, le qualità positive non mancano. Si parla di ottima capacità di correggersi, alto livello di personalizzazione e costi operativi notevolmente ridotti. Ciò rispetto ai concorrenti, come DeepSeek.
Il futuro di Manus appare promettente, ma ancora incerto. Se il team riuscirà a risolvere le attuali problematiche tecniche e a scalare l’infrastruttura in modo adeguato, potrebbe davvero imporsi come un’alternativa valida. Oltre che aumentare la competitività tra i giganti dell’intelligenza artificiale.