lunedì, Marzo 17, 2025

Moonvalley lancia Marey, il generatore di video AI addestrato su dati con licenza

Moonvalley presenta Marey, il generatore di video basato sull'AI addestrato su dati protetti dal copyright

di Giorgia Leanza
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Marey L’avvento di modelli di intelligenza artificiale generativa della portata di Gemini o ChatGPT ha portato con se dei problemi etici non indifferenti, alcuni dei quali legati all‘utilizzo lecito di dati necessari per procedere con l’addestramento dei sistemi. Al fine di poter restituire in output delle risposte quanto più appropriate, la qualità dei dati da fornire al modello durante la fase di addestramento ha un’importanza fondamentale, sia per ciò che riguarda la tutela del diritto di proprietà intellettuale, sia per ciò che concerne il corretto funzionamento del modello e la possibilità di limitare il rischio di allucinazione.

A tal proposito merita attenzione il nuovo modello rilasciato da Moonvalley. La startup di Los Angeles ha recentemente annunciato l’arrivo di Marey, un modello di intelligenza artificiale in grado di generare video totalmente addestrato su dati non protetti da copyright.

Marey è il modello di IA che tutela il diritto di proprietà intellettuale

 

Marey è un sistema di intelligenza artificiale generativa in grado di creare video brevi di circa 30 secondi in HD. Lo scopo della startup sembrerebbe essere quello di esaltare la possibilità di utilizzare lecitamente i dati necessari per l’addestramento di un’IA e quindi dimostrare che è possibile tutelare la proprietà intellettuale e creare comunque sistemi capaci di eseguire compiti di qualità. Queste, infatti, le parole del CEO dell’azienda:

In Moonvalley, stiamo stabilendo un nuovo standard per l’IA generativa per fornire capacità di intelligenza artificiale leader del settore, garantendo al contempo che le voci e i diritti dei creativi non siano persi man mano che questa tecnologia e questa industria si evolvono.

I problemi riguardanti l’utilizzo di dati protetti da copyright da parte di aziende di intelligenza artificiale negli ultimi anni hanno attirato parecchia attenzione. Basti pensare a quanto avvenuto nel 2023, cioè al caso che ha coinvolto il New York Times e OpenAi, quest’ultima accusata di aver utilizzato articoli per l’addestramento di ChatGPT senza richiedere alcun consenso.

 

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