martedì, Marzo 25, 2025

Malware pericolosi infettano 26 milioni di dispositivi e rubano dati bancari

Un'ondata di malware ha messo gli utenti in seria difficoltà, c'è il rischio del furto bancario ma non solo.

di Felice Galluccio

Malware pericolosi infettano 26 milioni di dispositivi e rubano dati bancari

Sarebbero ben 26 i milioni di dispositivi che sono rimasti infetti da alcuni malware che stanno girando in questi giorni. Secondo quanto riportato, sono circa un paio d’anni che tutto questo va avanti, con password scomparse, dati bancari trafugati e anche dati personali. Stando a quanto riferito dalla celebre società di sicurezza Kaspersky, sono più di 2,3 milioni le carte di credito che sono finite su Internet solo tra il 2023 e il 2024.

Come funziona l’attacco degli infostealer

Gli infostealer, questo il nome dei malware in questione, sono programmi malevoli. Il loro scopo è quello di rubare informazioni riservate, che siano dati personali o anche dati bancari in riferimento magari alle carte di credito. Il rischio dunque è sensibile, anche perché questi virus si nascondono molto spesso sotto applicazioni o software che sembrano regolari.

Una volta installato, il virus si diffonde attraverso:

  • Link di phishing inviati via email o SMS;
  • Allegati infetti in email apparentemente sicure;
  • Siti web compromessi, che eseguono il malware in automatico.

Nel 2024, il malware più diffuso è stato Redline, responsabile del 34% delle infezioni. Altri virus in crescita sono RisePro, passato dal 14% al 23%, e Stealc, che ha visto un aumento dal 3% al 13%.

Cosa fare se si è vittima di un attacco

Se un dispositivo è stato infettato da un infostealer, è fondamentale agire subito per proteggere i propri dati:

  • Monitorare i movimenti bancari e attivare notifiche per ogni transazione;
  • Sostituire le carte di pagamento se si sospetta un furto di dati;
  • Cambiare le password dei conti bancari e di altri servizi sensibili;
  • Abilitare l’autenticazione a due fattori per una protezione aggiuntiva;
  • Eseguire una scansione di sicurezza per rimuovere eventuali minacce residue.

Il consiglio da parte di Kaspersky, ma anche in generale, è quello di stare molto attenti alle varie e-mail che possono circolare in posta elettronica oltre ai messaggi che spesso fanno parte delle catene social.

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