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Pirateria: app e chiavette illegali sempre più diffuse

Si sta diffondendo sempre di più la pirateria online in Italia. Oggi è fin troppo semplice accedere illegalmente a contenuti protetti da copyright. Tale mercato, in continua espansione, rappresenta un grave pericolo. Ciò per l’intero settore audiovisivo e per l’economia italiana. Con perdite stimate in miliardi di euro ogni anno. A denunciarlo è stato Massimiliano Capitanio, commissario dell’AGCOM, durante un convegno tenutosi a Roma. Capitanio ha descritto con chiarezza la semplicità con cui le leggi sul diritto d’autore possono essere aggirate attraverso la diffusione incontrollata di applicazioni e dispositivi pirata.

Pirateria online: un fenomeno in espansione

Le app pirata si diffondono rapidamente tramite forum, gruppi Telegram e social network. Facilitando così l’accesso illegale a eventi sportivi, film e serie TV. Contenuti disponibili solo su piattaforme a pagamento. Un altro fenomeno allarmante riguarda la vendita di dispositivi IPTV illegali. Piccoli strumenti che, collegati a TV o computer, offrono gratuitamente interi palinsesti di canali sportivi, cinematografici e d’intrattenimento.

Capitanio ha, inoltre, sottolineato come i social network, in particolare TikTok, stiano diventando un nuovo intermediario per la pirateria online. Con utenti e influencer che trasmettono contenuti senza autorizzazione. Per contrastare tale fenomeno, l’AGCOM ha introdotto il sistema delle ingiunzioni dinamiche. Quest’ultimo fa sì che i contenuti illegali vengano rimossi istantaneamente. Inoltre, anche l’intelligenza artificiale potrebbe diventare uno strumento utile contro la pirateria. Il tutto in tempo reale. A tal proposito, però, Capitanio ha sottolineato che tale tecnologia può trasformarsi in un pericolo. Se non regolamentata in modo adeguato. Soprattutto per la tutela del diritto d’autore.

Considerando tale scenario, la battaglia contro la pirateria digitale richiede non solo innovazione tecnologica, ma anche regole chiare e investimenti importanti. Ciò per la formazione e la consapevolezza degli utenti riguardo i pericoli online. Solo così sarà possibile garantire il rispetto delle norme e la sostenibilità del mercato tecnologico.

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Pubblicato da
Margareth Galletta