sabato, Marzo 22, 2025

Sonos cambia strada: addio a Pinewood

Sonos interrompe il progetto del dispositivo di streaming video per puntare su software e qualità audio

di Ilenia Violante

SonosIl progetto Pinewood non vedrà mai la luce. Sonos ha deciso di interrompere lo sviluppo del suo dispositivo di streaming video. Un’idea che pare fosse già in una fase avanzata di lavorazione e in beta testing da mesi.

L’annuncio è stato fatto durante una riunione interna e segna un’importante svolta per l’azienda. Il CEO ad interim, Tom Conrad, infatti, ha scelto di riassegnare il team che lavorava su Pinewood ad altri progetti. Ciò con lo scopo di ripensare al futuro del brand.

Sonos: un prodotto senza un futuro chiaro

La cancellazione di Pinewood arriva in un momento delicato per Sonos. La società purtroppo è già reduce da un 2024 complesso. Essa stava cercando appunto di espandersi nel settore dello streaming video, un mercato altamente competitivo dominato da colossi come Roku, Apple, Google e Amazon. Questa strategia però è stata rivalutata e le priorità ora sono cambiate. Il nuovo obiettivo propostosi è quello di consolidare il core business, migliorando software ed esperienza utente.

Pinewood era stato progettato per offrire un’esperienza di streaming avanzata. Per farlo sono state introdotte un vasto numero di app, un sistema di ricerca universale e una serie di funzionalità dedicate alla gestione dell’audio. Il dispositivo avrebbe avuto un ruolo chiave nell’integrazione con l’ecosistema Sonos. In modo da permettere una connessione diretta con soundbar e speaker del brand. Il design, descritto come un piccolo box nero, non introduceva però elementi innovativi rispetto ai competitor già affermati.

Una delle maggiori criticità era legata al sistema operativo sviluppato in collaborazione con The Trade Desk. Questo avrebbe probabilmente incluso un’interfaccia con contenuti sponsorizzati e meccanismi di tracciamento degli utenti. Un aspetto che però poteva risultare poco gradito a una clientela sempre più attenta alla privacy. Il rischio di un’accoglienza discreta, unito alla difficoltà di imporsi in un settore già saturo, potrebbe così aver spinto Sonos a ritirarsi prima del lancio.

Dietro questa scelta c’è però anche un cambio di leadership. Il progetto era stato fortemente voluto dall’ex CEO Patrick Spence. Ma con l’arrivo di nuovi dirigenti, tra cui un Chief Product Officer e un Chief MarketingOfficer, la visione aziendale è cambiata. Lo scopo principale ora è quello di riportare Sonos alle sue radici, puntando su qualità del suono e innovazioni software.

Conrad ha lasciato intendere che un ritorno di Sonos nel settore dello streaming video non è da escludere in futuro. Per ora, però, la priorità è riconquistare la fiducia del pubblico e rafforzare la posizione dell’azienda nel mondo dell’audio premium.

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