Per Apple, tale funzione, aveva causato numerosi problemi di interpretazione. Quest’ultimi sono culminati in episodi eclatanti come un falso coming out attribuito al tennista Rafael Nadal. Le diverse critiche avevano spinto Apple a limitare drasticamente l’utilizzo della funzione. Specialmente per app di news e intrattenimento. Ora sembra che Google abbia appreso dagli errori della concorrenza, adottando un approccio più selettivo e flessibile.
A differenza della gestione troppo ampia proposta da Apple, il sistema Android permetterà agli utenti di disattivare i riassunti per specifiche applicazioni. Mantenendo così un controllo granulare sulle informazioni ricevute. Inoltre, l’attenzione è focalizzata sulle conversazioni testuali. Lasciando intatte altre tipologie di notifiche. Ciò al fine di ridurre il rischio di interpretazioni errate. La sfida principale è garantire l’accuratezza dei riassunti generati dall’AI. A tal proposito, Google è consapevole dei possibili rischi. Sembra, dunque, che intenda bilanciare l’efficacia dell’intelligenza artificiale con la necessità di ridurre le distorsioni.
Se implementata nel modo corretto, la nuova funzionalità potrebbe diventare un elemento chiave per migliorare l’esperienza d’uso degli smartphone Android. Ciò soprattutto per chi gestisce quotidianamente un elevato numero di conversazioni. Resta da vedere se l’approccio di Google sarà in grado di superare le criticità che hanno afflitto i tentativi precedenti della concorrenza.