L’app, presentata il 14 marzo, non è pensata per gli utenti comuni, ma per aziende specializzate nel rilevamento cartografico. Attualmente non è disponibile in Italia, ma in futuro potrebbe essere introdotta anche nel nostro Paese. Una delle caratteristiche principali di “Surveyor” è stata sicuramente la sua collaborazione con Premise. Ovvero una piattaforma già esistente che funge da intermediario nella raccolta di dati geografici.
Una volta installata, l’app non funziona in autonomia. Ma indirizza gli utenti verso l’opzione “Open Partner App”, che collega automaticamente a Premise. Quest’ultima permette alle persone di svolgere micro-attività retribuite. Contribuendo indirettamente al miglioramento delle mappe di Apple.
Premise è un servizio che offre la possibilità di guadagnare completando semplici incarichi, come la segnalazione di lavori in corso, la rilevazione dei prezzi nei supermercati o la condivisione di immagini di punti di riferimento urbani. Tale collaborazione consente ad Apple di ottenere dati aggiornati in tempo reale, senza dover dipendere esclusivamente dai veicoli di mappatura.
L’analisi del codice
Nonostante Premise non sia elencata ufficialmente tra i partner di Apple Maps, la collaborazione tra le due piattaforme suggerisce un’integrazione strategica. Questo sistema di raccolta distribuita permette di ottenere dati più dettagliati e aggiornati, garantendo agli utenti un’esperienza di navigazione sempre più accurata.