Regole che riguardano, in particolare, tutti quei contenuti presenti sul web ma proteggi da copyright. Non a caso, infatti, insieme a OpenAI anche Google ha deciso di allinearsi presentando una proposta politica. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito.
Sulle orme di OpenAI, anche il colosso Google ha deciso di presentare una proposta politica in merito all’utilizzo dei contenuti protetti da copyright. Contenuti utili per i processi di addestramento che riguardano i modelli di intelligenza artificiale. Non a caso, dunque, Google e OpenAI starebbero incoraggiando dell’amministrazione del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a introdurre normative che ritengano legittimo l’uso dei dati protetti da copyright.
Una proposta che, naturalmente, ha avrà a che fare con favorevoli e contrari ma che Google ritiene indispensabile. Secondo l’azienda di Mountain View al fine di ottimizzare i sistemi di intelligenza artificiale generativa è del tutto importante accedere ai dati pubblici che, molto spesso, sono protetti da copyright.
Non dimentichiamo che i processi di addestramenti dei sistemi di intelligenza artificiale richiedono un numero elevato di dati e non mancano i casi in cui vi è una vera e propria carenza per poter portare a termine l’addestramento.
Secondo alcune previsioni effettuate dalla stessa Google, gli anni compresi tra il 2024 e il 2026 hanno a che fare con una domanda globale di energia per i data center in costante aumento, addirittura fino a 40 gigawatt. Di conseguenza, all’amministrazione Trump viene richiesto anche di finanziare lo sviluppo e la ricerca dell’IA in fase iniziale e di aumentare le partnership pubblico-private.