giovedì, Marzo 20, 2025

Incentivi auto, Urso: ottimizzare la produzione Made in Europe

Si parla sempre più spesso di incentivi auto e secondo il ministro Adolfo Urso bisogna puntare sulla la produzione Made in Europe.

di Valentina Acri

incentivi autoNel corso degli ultimi anni sono stati tanti gli utenti che hanno avuto l’opportunità di avere accesso agli incentivi auto destinati per l’acquisto di un nuovo modello. La situazione però, sembra ormai andare verso una differente direzione. Gli incentivi auto infatti sembrano essere ormai solamente una vecchia soluzione che ha aiutato gli utenti e la stessa industria delle quattro ruote nelle vendite.

A ribadire che non ci saranno più incentivi auto è stato, nelle scorse ore, anche il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. In occasione del Tavolo Automotive, infatti, ha sottolineato che tale misura non sarà più presente nella filiera dell’automotive. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito a tale questione.

Incentivi auto: addio alla misura?

Accedere agli incentivi auto, in passato, ha rappresentato senza alcun dubbio una misura utile per tutti quegli utenti che dovevano acquistare un nuovo veicolo. Ciò nonostante, l’Ecobonus viene ritenuto come inefficiente e, ad oggi, l’obiettivo del Governo sembrerebbe essere quello di tutelare la filiera dell’automotive e, di conseguenza, anche l’industria delle quattro ruote.

In tale prospettiva, dunque, una somma pari a 2,5 miliardi di euro sarà destinata al triennio 2025-2027. Risorse che, non casualmente, saranno indispensabili per effettuare una vera e propria riconversione della componentistica. Del totale, infatti, nel corso del 2025 una somma di 1,6 miliardi sarà divisa tra innovazione, contratti di sviluppo e credito d’imposta.

Oltre a ciò, secondo quanto annunciato, non mancheranno interventi mirati sulla domanda, per un totale di 100 milioni di euro. A tal proposito, lo stesso ministro Urso ha aggiunto che bisogna aprire a tutte le tecnologie disponibili, dai biocarburanti all’idrogeno. Serve, inoltre, rivedere il metodo di calcolo delle emissioni, garantire l’autonomia strategica sul fronte delle batterie elettriche e incentivare la produzione Made in Europe. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito agli investimenti che saranno effettuati nel corso dei prossimi mesi per il triennio 2025-2027.

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