mercoledì, Marzo 26, 2025
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Transizione energetica: l’Italia procede ancora a rilento

L'Italia sembra essere ancora in ritardo quando si parla di transizione energetica. Ecco i dati emersi fino ad ora.

di Margareth Galletta

transizione La transizione energetica è al centro delle preoccupazioni di tutta Europa. A tal proposito, l’Italia si trova ad affrontare una fase critica. Il motivo riguarda gli obiettivi di neutralità climatica del 2030 che sembrano difficili da ottenere. Nel 2024 si è registrata una riduzione dei prezzi di elettricità e gas. Pari al 15% rispetto all’anno precedente. Eppure, la situazione rimane complessa. Infatti, nella seconda parte del 2024, i prezzi sono saliti ancora. Mantenendosi ben al di sopra della media del decennio 2010-2020. Con un aumento più del doppio per l’elettricità. E +60% per il gas.

Problemi in Italia per la transizione energetica

L’analisi ha anche rilevato un incremento dell’1% dei consumi di energia elettrica rispetto al 2023. Trainato principalmente dai settori dei trasporti (+3%) e civile (+2,5%). Nonostante la crescita dei consumi, le emissioni di CO2 sono diminuite del 3%. Anche se negli ultimi sei mesi si è registrata una nuova inversione. Con un incremento dell’1,5%.

A livello europeo, l’Italia continua a mostrare prezzi dell’energia più alti. Il prezzo medio dell’elettricità alla Borsa italiana nel 2024 è stato di 108 €/MWh. Molto più alto rispetto ai 78 €/MWh della Germania. Ai 63 €/MWh della Spagna. E 58 €/MWh della Francia. Anche il gas mostra uno spread considerevole, con un differenziale di circa 3 €/MWh tra il mercato italiano PSV e il riferimento europeo TTF.

L’utilizzo del carbone è diminuito drasticamente. Rappresentando solo l’1% del mix di produzione termoelettrica. Al contrario, tutte le altre fonti energetiche hanno mostrato un aumento. Il petrolio (+1,2%), il gas (+0,8%) e soprattutto le rinnovabili (+12%). Ciò grazie alla ripresa della produzione idroelettrica. Nonostante i progressi nelle rinnovabile, l’indice ISPRED ha subito un calo del 25%. Segno di un rallentamento nella riduzione delle emissioni. E nella crescita delle fonti rinnovabili. Anche se le installazioni fotovoltaiche sono aumentate, la loro quota si è fermata al 20%. La situazione, dunque, per quanto in evoluzione, risulta ancora in dubbio. Non resta che attendere e scoprire le future evoluzioni per la transizione energetica.

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