Non è escluso che anche chi ha installato versioni precedenti della piattaforma possa visualizzare la nuova funzione. La beta attuale però è la prima a supportarla ufficialmente. Il chatbot permette di ottenere risposte su diversi argomenti e di ricevere suggerimenti utili. Trasformando così WhatsApp in uno strumento sempre più interattivo.
Una delle caratteristiche principali di MetaAI è l’uso esteso della voce. Avviando il chatbot, si entra subito in una sessione vocale senza dover selezionare alcuna opzione. In questo modo Meta punta a rendere l’interazione il più fluida possibile. Eliminando passaggi inutili e offrendo un’esperienza simile a quella di una vera conversazione.
Gli utenti possono anche personalizzare la voce del chatbot accedendo alle impostazioni tramite un’icona posizionata in alto a destra. Per garantire la privacy, il microfono si disattiva automaticamente quando si chiude WhatsApp o si passa a un’altra applicazione. In più, Android mostra un indicatore nella barra di stato per segnalare quando il microfono è attivo. Fornendo così un ulteriore livello di sicurezza.
Anche chi preferisce digitare può sfruttare il chatbot. Scrivendo ad esempio nel campo di testo, la sessione vocale si interrompe e si può continuare la conversazione in modalità scritta. WhatsApp suggerisce alcune domande predefinite. Ma comunque ognuno è libero di chiedere qualsiasi cosa. Insomma, con questa novità, Meta compie un ulteriore passo avanti nell’integrazione dell’AI nelle sue piattaforme. Trasformando WhatsApp in uno strumento più intelligente e versatile.