Immagina di poter gestire ogni pratica burocratica, in qualsiasi Paese europeo, con pochi click e senza impazzire tra scartoffie e uffici. Sembra un sogno? In realtà, è già realtà grazie al Single Digital Gateway (SDG), lo sportello unico digitale che promette di rendere la vita molto più semplice a cittadini e imprese che operano in più Stati membri dell’UE.
Italia in prima fila nella rivoluzione digitale europea
L’idea è chiara: offrire un unico punto di accesso a tutte le informazioni e i servizi pubblici digitali europei. Vuoi iscrivere tuo figlio a scuola in un altro Paese? Registrare un’auto? Aprire un’impresa? Con il SDG, puoi farlo online, seguendo procedure semplificate e uniformate tra i vari Stati. Meno tempo perso, meno burocrazia, più efficienza.
E l’Italia? Per una volta, è tra i primi della classe. Ha rispettato tutte le scadenze richieste dall’Europa e ha già reso disponibile il suo Catalogo dei servizi, che raccoglie oltre 150 procedure amministrative di 33 enti pubblici diversi. Un risultato che non è passato inosservato: la Commissione Europea ha persino inviato una lettera di congratulazioni per i “progressi enormi” fatti dal nostro Paese.
Ma non è solo una questione di moduli online più semplici. Il SDG introduce anche il sistema Once Only (OOTS), che permette alle amministrazioni pubbliche di scambiarsi automaticamente i dati dei cittadini. Tradotto: niente più documenti richiesti più volte, niente più corse tra uffici per recuperare certificati già presentati altrove.
Il tutto passa attraverso Your Europe, il portale ufficiale che guiderà cittadini e imprese nelle procedure, assicurando informazioni affidabili e aggiornate. E con l’Italia a fare da modello per altri Paesi, l’idea di un’Europa davvero digitale non sembra più così lontana.
Insomma, il SDG è un passo avanti enorme per la cittadinanza europea digitale. E se funziona come promesso, presto potremmo dire addio alla burocrazia come l’abbiamo sempre conosciuta.