Di recente Google aveva annunciato che il Tensor G5 sarebbe stato progettato da zero e prodotto da TSMC con tecnologia a 3nm. Tale notizia ha davvero entusiasmato gli appassionati di Pixel, i quali hanno risposto con ampi consensi. Dopo anni di dipendenza dai chip basati sugli Exynos di Samsung, finalmente sembra arrivato il momento di un processore completamente ottimizzato per il sistema Google. Le premesse suggeriscono già un salto di qualità in termini di potenza ed efficienza energetica. Insieme ad un’autonomia migliorata e prestazioni paragonabili ai migliori SoC sul mercato.
Scelte tecniche che fanno discutere per il prossimo Pixel 10
Le ultime indiscrezioni trapelate online però stanno smorzando un po’ l’entusiasmo. Infatti secondo queste informazioni, il Tensor G5 del Pixel 10 potrebbe offrire prestazioni molto simili al suo predecessore, il TensorG4. L’unica vera differenza sarebbe nel produttore. Ovvero Samsung per il G4 e TSMC per il G5. Se questa ipotesi si rivelasse corretta, il tanto atteso miglioramento rischierebbe di essere meno rilevante del previsto. Facendo storcere il naso a chi sperava in un chip capace di competere con i top di serie di Qualcomm e Apple.
Oltre alla questione delle prestazioni, anche alcuni dettagli tecnici stanno sollevando perplessità. Il Tensor G5, ad esempio, supporterà l’archiviazione UFS 3.1, mentre la concorrenza sta già adottando lo standard più avanzato UFS 4.1 o addirittura SSD NVMe. Tale limitazione potrebbe incidere sulla velocità complessiva del sistema, penalizzando i Pixel 10 rispetto ad altri modelli di fascia alta in arrivo nel 2025.
Un altro segnale d’allarme arriva dai primi benchmark del Pixel 10 base. I quali sembrano confermare risultati poco entusiasmanti rispetto al Pixel9 con il TensorG4. A peggiorare la situazione, i render trapelati suggeriscono che il design del Pixel 10 Pro XL sarà molto simile a quello dell’attuale Pixel9 ProXL. Se il nuovo chip non offrirà miglioramenti tangibili e il design resterà invariato, molti utenti potrebbero quindi decidere di aspettare il Pixel11 prima di cambiare smartphone.
Oltre a ciò Google punta molto anche sull’intelligenza artificiale e sull’ottimizzazione software per distinguersi dai rivali. Senza però un hardware all’altezza potrebbe trovarsi in difficoltà. Resta da vedere se riuscirà a compensare eventuali limiti del Tensor G5 con miglioramenti lato software. Oppure se la serie Pixel 10 finirà per essere un aggiornamento poco rilevante rispetto alla generazione precedente.