La situazione delle RTX 5090 sta diventando un vero incubo, e non solo per chi cerca disperatamente di comprarne una. Anche i system integrator, ovvero le aziende che assemblano PC personalizzati, si trovano in difficoltà per colpa di un mercato completamente fuori controllo. A oltre sei settimane dal lancio della nuova generazione Blackwell, NVIDIA continua a dire che le forniture sono migliorate, ma la realtà sembra raccontare tutta un’altra storia. Le schede sono introvabili e, quando spuntano, i prezzi sono folli.
Prezzi alle stelle e scorte finite: il disastro RTX 5090
A denunciare il problema è stato Jese Martinez, CEO di PowerGPU, che ha deciso di dire chiaramente quello che molti sospettavano: non sono i rivenditori finali a gonfiare i prezzi, ma i distributori stessi. Nel suo magazzino ha decine di AMD RX 9070 disponibili, mentre di RTX 5090 solo una, a dimostrazione del divario tra i due marchi. Eppure, NVIDIA continua a sostenere di aver spedito il doppio delle GPU rispetto al lancio della generazione precedente. Se davvero fosse così, perché sono ancora così difficili da trovare?
Uno dei problemi principali è che i system integrator ricevono solo piccole quantità di RTX 5090 e, quando riescono ad averle, i prezzi sono già altissimi. Le schede base vengono vendute a oltre 3.000 dollari, ben al di sopra del prezzo di listino ufficiale. Peggio ancora, le versioni premium, come le ROG Astral di Asus, sono spesso disponibili solo in bundle con altri componenti, rendendo l’acquisto ancora più costoso. Questa situazione mette in difficoltà sia gli assemblatori che i consumatori, creando un mercato che favorisce solo speculatori e scalper.
A peggiorare le cose, la generazione precedente è praticamente scomparsa. Le RTX 4090 sono introvabili da mesi e chi sperava di approfittare di un calo di prezzo ora si ritrova senza alternative valide. Chi non vuole pagare cifre assurde per una 5090 deve scegliere tra restare con la sua scheda attuale, puntare su una GPU AMD meno potente o provare a cercare qualcosa di usato.
Nel frattempo, la frustrazione continua a crescere. NVIDIA dovrà trovare una soluzione in fretta, altrimenti questa crisi rischia di durare ancora a lungo, con il rischio di spingere sempre più utenti a cercare alternative fuori dal tradizionale mercato delle GPU.