Negli ultimi mesi infatti, la società ha manifestato una certa preoccupazione per l’ aumento della competizione da parte di altri Stati. I quali sembrano tutti intenzionati ad attrarre investimenti esteri con politiche fiscali e incentivi mirati. In contemporanea a tutto ciò, Apple ha sollevato dubbi sulla qualità delle infrastrutture irlandesi, in particolare a Cork, dove ha il suo quartier generale europeo. Secondo la società, la situazione attuale potrebbe ostacolare futuri piani di espansione. Per questo motivo, Cook
ha sottolineato nella sua lettera l’importanza di un impegno concreto da parte del governo. Il quale deve lavorare per migliorare i collegamenti e i servizi essenziali.Nonostante queste criticità, Apple non intende però rallentare i propri investimenti in Irlanda. Al contrario, la multinazionale ha annunciato nuovi sviluppi per il campus di Cork. Sono infatti in programma l’apertura di nuove strutture e un piano mirato a potenziare il trasporto pubblico.
Nella lettera, però, non si fa riferimento alla disputa fiscale che ha visto Apple contrapporsi all’UE. La Commissione Europea ha infatti imposto alla società di pagare 13miliardi in tasse arretrate all’Irlanda. Una vicenda che ha avuto un forte impatto sui rapporti tra l’azienda e le istituzioni comunitarie. Il tema è stato invece affrontato da Donald Trump durante un incontro con Micheál Martin. In tale circostanza l’ex presidente degli Stati Uniti ha difeso Apple, accusando l’Unione di un trattamento ingiusto. Cupertino però non è l’unica grande compagnia tecnologica a guardare con interesse all’Irlanda. Anche Amazon ha da poco inviato una lettera a Martin. In cui ha sottolineato l’importanza del Paese nelle strategie di espansione dell’azienda.