Non si tratta soltanto di cancellare visivamente il watermark. L’algoritmo riesce anche a ricostruire l’area precedentemente occupata dalla filigrana. Restituendo così immagini praticamente perfette, senza lasciare tracce della manomissione. La comunità online ha rapidamente fatto circolare esempi concreti di tale capacità. I post relativi a tale situazione si stanno accumulando, raccogliendo migliaia di impression sui social media.
L’uso illecito di immagini coperte da copyright è un tema spinoso che, inevitabilmente, ha attirato l’attenzione sia degli utenti sia dei media di settore. Eppure, molti osservatori fanno notare che, anche se Gemini 2.0 Flash possa rimuovere watermark senza troppi problemi, le sue potenzialità vanno ben oltre. L’AI è in grado, infatti, di generare da zero immagini che ricalcano perfettamente lo stile e l’atmosfera delle foto stock. Rendendo di fatto superfluo il ricorso a piattaforme come Shutterstock.
Nonostante ciò, l’uso di immagini protette da copyright senza licenza continua a rappresentare un illecito perseguibile legalmente. Google non ha ancora presentato dichiarazioni ufficiali su tale argomento. È però probabile che presto verranno introdotte delle limitazioni per evitare abusi di tale genere. La capacità di Gemini 2.0 Flash di rimuovere watermark e generare immagini indistinguibili dalle originali rappresenta un’innovazione potente. Ma anche potenzialmente pericolosa se non adeguatamente regolamentata.