Google Assistant si avvia verso la pensione. Dopo quasi un decennio di servizio, l’assistente vocale di Google sta per lasciare il posto al più avanzato Gemini AI, sia sugli smartphone Android che sui laptop con ChromeOS.
Se sugli smartphone la transizione sarà graduale e si completerà entro la fine del 2025, sui Chromebook il cambio di guardia è già iniziato. Con l’aggiornamento a ChromeOS 134, gli utenti noteranno che ogni tentativo di attivare Assistant verrà automaticamente reindirizzato a Gemini. In altre parole, l’iconico logo con le “bollicine” sparirà dal launcher per lasciare spazio alla nuova identità visiva di Gemini, caratterizzata da uno scintillio più moderno. Proprio in questi giorni si parlava della transizione in atto in casa Google, cosa che è fondamentale al fine di riuscire a garantire un futuro sempre più sfavillante dal punto di vista dell’assistenza la AI.
Addio “Hey Google”, benvenuto chatbot AI: Gemini si fa strada prima sui laptop
Per ora manca ancora il supporto all’attivazione vocale con “Hey Google”, ma questa funzione non è mai stata così essenziale su un laptop come su uno smartphone o uno smart speaker. L’idea alla base di Gemini su Chromebook è più orientata alla produttività, offrendo un chatbot avanzato per supportare ricerche, scrittura e gestione delle attività.
Gemini AI: il futuro degli assistenti Google
Google non si fermerà qui. Dopo la transizione su smartphone e Chromebook, Gemini arriverà gradualmente anche su Wear OS, altoparlanti smart, display intelligenti, TV e auricolari. Tuttavia, per questi dispositivi la roadmap sembra meno definita, e potrebbero volerci mesi prima di un’adozione su larga scala.
Una cosa è certa: l’era di Google Assistant sta finendo, e con essa cambia il modo in cui interagiamo con i dispositivi. Gemini AI promette di essere più versatile e potente, ma il passaggio non sarà indolore per chi si era abituato ai comandi vocali tradizionali.