mercoledì, Marzo 26, 2025
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Laser a base liquida: il salto tecnologico che cambia le regole

Un nuovo laser a base liquida con quantum dots promette prestazioni avanzate, evitando il surriscaldamento e rivoluzionando diversi settori.

di Margherita Zichella

Un nuovo laser a base liquida con quantum dots promette prestazioni avanzate, evitando il surriscaldamento e rivoluzionando diversi settori.

Se pensavi che i laser fossero già abbastanza futuristici, preparati a cambiare idea. Un team di ricercatori ha sviluppato un laser a base liquida che potrebbe rivoluzionare tutto, dalla tecnologia quantistica alla medicina. La vera svolta sono i quantum dots in continuo movimento, capaci di cambiare colore al volo ed evitare il solito problema del surriscaldamento.

 

Quantum dots in movimento per performance mai viste

Ma facciamo un passo indietro. I laser tradizionali hanno una grande limitazione: possono emettere solo un colore fisso. Se servono lunghezze d’onda diverse, bisogna usare laser separati o complicati sistemi di regolazione. Qui, invece, si sfruttano i quantum dots, minuscoli semiconduttori che emettono luce di colori diversi a seconda della loro dimensione. Il problema? Quando la luce rimbalza tra gli specchi del laser, si genera calore, e i quantum dots non reggono a lungo.

E qui entra in gioco la trovata geniale: invece di fissarli in una pellicola solida, i ricercatori li hanno sospesi in un liquido che scorre continuamente. Quando il calore danneggia i quantum dots, il flusso ne porta via i vecchi e ne introduce di nuovi, garantendo un funzionamento stabile nel tempo. Un po’ come avere un rullo continuo di vernice fresca per un muro che si sporca.

Per rendere il tutto ancora più efficiente, sono stati sostituiti gli specchi in vetro con specchi metallici, che riducono il riscaldamento e mantengono il sistema stabile. Il risultato? Anche a piena potenza, la temperatura del laser resta sotto controllo, senza superare i 25°C sopra la temperatura ambiente.

Oltre a essere velocissimo (un milione di impulsi al secondo!), questo laser potrebbe trovare applicazioni in moltissimi settori. Imaging medico, sensori avanzati, informatica quantistica… le possibilità sono infinite.

L’unico limite attuale è che non può produrre un fascio continuo, perché lavora a impulsi. Ma gli scienziati sono fiduciosi: con qualche miglioramento, potrebbe diventare il laser più versatile e potente di sempre. E chissà, magari un giorno ce lo ritroveremo anche nei nostri dispositivi di tutti i giorni!

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