Si parla sempre più spesso di studi e ricerche che puntano a realizzare soluzioni innovative per poter ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Non a caso, infatti, l’obiettivo dei Paesi europei, ma non solo. è di andare incontro a una vera e propria transizione energetica con l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. In tale prospettiva non mancano le iniziative a cui i Governi partecipano al fine di trovare soluzioni e di stringere accordi importanti per poter ottenere prima possibile un sistema energetico sostenibile.
Tra gli eventi più importanti in ambito di transizione energetica globale, c’è proprio il Berlin Energy Transition Dialogue a cui nei giorni scorsi hanno partecipato Governi, scienziati e dirigenti di importanti organizzazioni. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli che sono emersi in occasione del Berlin Transition Dialogue.
Transizione energetica: le novità dell’Italia
L’evento del Berlin Energy Transition Dialogue, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri tedesco, rappresenta ancora una volta un importante passo avanti verso un sistema energetico più sostenibile. Nello specifico, infatti, l’Italia è riuscita a raggiungere un accordo con la Repubblica del Kenya, firmando un protocollo d’intesa bilaterale. Secondo quanto diffuso, l’obiettivo sarà quello di porre particolare attenzione su elementi come tecnologia, formazione nel settore delle energie rinnovabili, ma non solo.
Il protocollo d’intesa bilaterale tra Italia e Repubblica del Kenya ha un chiaro scopo, ovvero promuovere soluzioni all’avanguardia e sostenibili come i biocarburanti e l’idrogeno verde. Tale accordo non può che rappresentare un punto chiave per l’accelerazione verso la sostenibilità dato che sarà promossa la produzione di biocarburanti realizzati da rifiuti. Ciò consentirà, dunque, di evitare qualunque tipo di danno e conseguenza su agricoltura e sugli stessi ecosistemi.
A tal proposito, il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro, ha sottolineato che il Kenya ha un ruolo prioritario per l’Italia, come testimoniato dalla sua inclusione tra i Paesi prioritari per la cooperazione italiana nel triennio 2024-2026 e tra i Paesi pilota del Piano Mattei per l’Africa.