Microsoft 11
Microsoft ha deciso di eliminare l’alimentatore dalla confezione della futura Surface Pro 11 in vari mercati dell’Unione Europea. Sembra che ci sia l’intenzione dell’azienda di adeguarsi a normative europee sempre più attente alla riduzione dei rifiuti elettronici.
La modifica interesserà inizialmente alcuni paesi dell’UE, tra cui Francia e Germania, ma è probabile che venga estesa anche ad altri mercati europei nei prossimi mesi. La scelta è in linea con le politiche ambientali promosse dall’Unione, simili a quelle che hanno già portato altri produttori, come Apple e Samsung, a rimuovere i caricabatterie da smartphone e tablet.
Motivi ambientali e standard USB-C
Il principale motivo dietro la decisione sarebbe l’impegno a ridurre l’impatto ambientale, evitando la distribuzione di accessori considerati superflui per chi ne possiede già. Surface Pro 11 supporta la ricarica tramite USB-C, standard sempre più diffuso che consente l’uso di alimentatori universali.
Microsoft specifica che il caricatore sarà comunque acquistabile separatamente per gli utenti che ne avranno bisogno. L’azienda sottolinea anche che la rimozione dell’alimentatore non comprometterà l’esperienza d’uso, visto che molti utenti già dispongono di dispositivi compatibili.
Una scelta in linea con il mercato
La decisione segue una tendenza ormai consolidata nel settore tech. Negli ultimi anni, diversi produttori hanno ridotto il numero di accessori inclusi nella confezione per contenere costi, sprechi e imballaggi. Tuttavia, queste scelte generano spesso reazioni contrastanti tra i consumatori, che in alcuni casi lamentano una riduzione del valore percepito del prodotto.
Nel caso di Surface Pro 11, Microsoft sembra voler anticipare future direttive UE che puntano alla standardizzazione dei caricabatterie e alla riduzione della produzione di accessori ridondanti.
Con la rimozione dell’alimentatore dalla confezione di Surface Pro 11, Microsoft si allinea alle pratiche ambientali già adottate nel settore, puntando su sostenibilità e compatibilità USB-C. Una mossa che guarda al futuro ma che, almeno inizialmente, potrebbe dividere gli utenti.
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