Di recente, Apple si trova di nuovo in una turbolenta situazione. Riguarda la recente sentenza della Corte Federale di Giustizia tedesca. Quest’ultima ha confermato l’inclusione dell’azienda di Cupertino sotto il regime di controllo esteso sugli abusi di mercato. Previsto dalla legge tedesca sulla concorrenza. La decisione, presa in seguito a un ricorso presentato dall’azienda contro l’ufficio antitrust tedesco (FCO), apre la strada a misure più severe per limitare eventuali pratiche anti-competitive.
Apple al centro di nuove misure
La Corte ha sottolineato come l’azienda di Cupertino ha una certa influenza sul mercato. Ciò attraverso il suo ecosistema chiuso ed integrato. Tale posizione dominante deriva principalmente dall’interconnessione tra hardware, software e servizi digitali. L’azienda californiana, infatti, stabilisce le regole per l’accesso ai suoi utenti, influenzando sia le modalità di distribuzione delle applicazioni sia l’implementazione delle stesse sui propri dispositivi.
Tra i principali temi di indagine figura il sistema App Tracking Transparency (ATT). Quest’ultimo è stato introdotto da Apple per garantire maggiore privacy agli utenti. Richiedendo un consenso esplicito prima che le app possano tracciarne le attività. Le autorità tedesche, però, sospettano che tale funzionalità possa rappresentare una forma di self-preferencing. Ovvero un vantaggio competitivo ingiusto per Apple. Rispetto ai concorrenti. La possibilità per l’FCO di intervenire più facilmente su tali questioni è ora confermata dalla sentenza. Quest’ultima sancisce un controllo più severo nei prossimi cinque anni.
Apple ha espresso il proprio disaccordo. L’azienda di Cupertino ha affermato che il suo modello di business è progettato principalmente per garantire privacy e sicurezza agli utenti. Dunque, la decisione della Corte non terrebbe pienamente conto di tale valore fondamentale. Inoltre, l’azienda aveva richiesto che la questione fosse valutata anche dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Richiesta che però è stata respinta.
Tale decisione rappresenta un altro tassello nella crescente pressione normativa che Apple sta affrontando in Europa. L’Unione Europea, con il Digital Markets Act (DMA), ha già imposto all’azienda modifiche importante nelle sue politiche. Tra cui l’obbligo di aprire il proprio sistema ad app store alternativi. La posizione tedesca, rafforzata da tale sentenza, potrebbe accelerare ulteriormente i cambiamenti nelle politiche di Apple.