OpenAI ha in serbo una novità che potrebbe semplificare – e non poco – la vita di chi lavora in team e usa ChatGPT come assistente digitale. Si chiama Connectors ed è una funzione pensata per gli abbonati al piano ChatGPT Team, il servizio dedicato ai gruppi di lavoro. L’idea? Collegare il chatbot direttamente a piattaforme come Google Drive e Slack, così da permettere di accedere ai dati aziendali senza dover caricare ogni volta i file manualmente. Insomma, meno passaggi, più efficienza.
OpenAI lancia Connectors
Con questa nuova integrazione, sarà possibile fare domande dirette al chatbot senza bisogno di allegare documenti o copiare conversazioni. Per esempio, invece di perdere tempo a cercare quel file di cui hai bisogno, potresti semplicemente chiedere: “Riassumi il documento che mi ha inviato Marco ieri” oppure “Cosa hanno discusso i miei colleghi su Slack oggi?”. ChatGPT analizzerà i contenuti e ti darà subito la risposta, senza farti impazzire tra mille cartelle o chat.
Ovviamente, OpenAI ha messo dei paletti ben precisi per garantire la sicurezza dei dati. Connectors rispetterà tutte le autorizzazioni esistenti, evitando che qualcuno acceda a contenuti che non dovrebbe vedere. Gli amministratori potranno decidere quali file e quali canali Slack sincronizzare, così da mantenere tutto sotto controllo. Inoltre, OpenAI assicura che le informazioni non verranno utilizzate per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, un dettaglio non da poco per chi teme fughe di dati o problemi di privacy.
Al momento, la funzione è in fase beta e verrà inizialmente testata solo su Google Drive e Slack. Ma l’obiettivo è ampliarne l’utilizzo su altre piattaforme come Microsoft SharePoint e Box, così da renderla ancora più utile. Certo, ci sono alcune limitazioni: per ora, Connectors non potrà accedere ai messaggi privati su Slack e non sarà in grado di analizzare immagini, fogli di calcolo o file Excel.
Non si sa ancora quando sarà disponibile per tutti, ma è chiaro che OpenAI punta a rendere l’AI ancora più integrata nelle dinamiche aziendali. Se funzionerà come promesso, potrebbe davvero cambiare il modo in cui gestiamo documenti e conversazioni di lavoro.