Un altro caso emblematico è l’app Unveil, sviluppata dai vincitori dell’hackathon Llama Impact ad Austin. Tale applicazione permette agli utenti di scoprire attività e tesori culturali locali poco conosciuti. Ciò indirizzando il traffico pedonale verso aree solitamente ignorate dal turismo tradizionale. Llama viene impiegata per analizzare immagini e fornire informazioni dettagliate tramite l’AI conversazionale.
Anche il mondo delle piccole e medie imprese
trae vantaggio da Llama. La startup americana Fynopsis utilizza il modello Llama 3.2. Ciò per analizzare dati e automatizzare processi complessi legati a fusioni e acquisizioni. Le capacità multilingue e di visione del modello facilitano la compilazione dei documenti amministrativi. Riducendo notevolmente i tempi e i costi delle operazioni aziendali.Non mancano le critiche. L’Open Source Initiative (OSI) ha sottolineato come Llama non sia realmente open source, nonostante Meta la promuova come tale. Secondo l’OSI, Llama non rispetta appieno i principi fondamentali dell’open source. Come la libertà di utilizzo per qualsiasi scopo e l’assenza di discriminazioni per particolari gruppi di utenti. Inoltre, il modello limita alcuni campi di attività, come quelli commerciali o legati alla ricerca genetica.
Anche se tali polemiche non sono ancora risolte, Llama continua a essere adottata su larga scala. Meta continua ad investire nel settore dell’intelligenza artificiale. Proponendo una strategia che punta sull’offrire un’AI sfruttata da tutti.