Se da una parte la mobilità sostenibile è destinata a diventare la protagonista dei prossimi anni, dall’altra si punta a trovare strategie indispensabili per poter riciclare elementi delle vetture elettriche come le batterie agli ioni di litio. Non a caso, dunque, l’Unione Europea ha deciso di introdurre apposite normative mirate a raggiungere una percentuale di riciclo del 65% del peso delle batterie agli ioni litio entro il 2025. Percentuale che viene fissata al 70% entro il 2023. Al fine di seguire tale strada, Paesi come Cina e Giappone stanno mettendo in atto nuove strategie al fine di contribuire al raggiungimento di tale scopo.
Ma qual è attualmente la capacità di riciclo dell’Unione Europea? Per rispondere a questa domanda possiamo fare riferimento ad alcuni dati diffusi dal Politecnico di Milano. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli che sono emersi finora.
Unione Europea e riciclo delle batterie
Non parliamo di semplici obiettivi ma di veri e propri progetti che puntano al raggiungimento di percentuali di riciclo del tutto elevate. Come anticipato, l’Unione Europea ha introdotto nuove normative con obiettivi che non possono di certo non essere considerati ambiziosi. Entro il 2025 dovrà essere riciclato il 65% del peso delle batterie agli ioni litio e il 70% entro il 2030. Tra gli obiettivi imposti dall’UE, per lo stesso periodo, viene incluso il recupero del 95% di elementi come piombo, cobalto, rame e nichel.
Tornando al quesito sull’attuale capacità di riciclare dell’Unione Europea, il Politecnico di Milano fa sapere che l’Europa ha una capacità massima di 80.000 tonnellate. Cifra che, in vista della diffusione delle auto elettriche, è destinata ad aumentare.
In tale prospettiva, la Commissione Europea ha deciso di approvare la collaborazione tra società cinesi e giapponesi, tra cui una filiale dell’azienda giapponese Toyota Motor Corporation. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti in merito alle future strategie per il riciclo delle batterie.