giovedì, Marzo 27, 2025

L’Universo potrebbe essere nato dentro un buco nero

Nuove scoperte suggeriscono che l’Universo potrebbe essere nato dentro un buco nero, sfidando le teorie tradizionali.

di Margherita Zichella

Nuove scoperte suggeriscono che l’Universo potrebbe essere nato dentro un buco nero, sfidando le teorie tradizionali.

E se il nostro Universo fosse nato dentro un buco nero? No, non è la trama di un film di fantascienza, ma una teoria che sta prendendo piede tra gli scienziati. Una recente ricerca su 263 galassie ha svelato qualcosa di strano: la maggior parte di esse ruota nella stessa direzione. Un dettaglio che, all’apparenza, potrebbe sembrare banale, ma che in realtà mette in discussione quello che credevamo di sapere sul cosmo.

 

Un Universo in rotazione

Secondo le teorie tradizionali, l’Universo dovrebbe essere isotropo, ovvero senza una direzione preferita. In parole povere, dovremmo vedere più o meno lo stesso numero di galassie che ruotano in senso orario e in senso antiorario. Ma i dati raccolti dal telescopio spaziale James Webb raccontano una storia diversa. E qui arriva l’ipotesi affascinante: se tutte queste galassie si muovono nello stesso verso, forse è perché l’intero Universo è nato con una rotazione. E se ruota, potrebbe significare che si trova dentro un buco nero appartenente a un altro cosmo molto più grande.

A lanciare questa teoria sono stati i ricercatori della Kansas State University. Secondo il professor Lior Shamir, esistono due possibili spiegazioni per questo fenomeno. La prima è quella appena descritta: l’Universo è nato con un movimento rotatorio, magari proprio dentro un buco nero. La seconda ipotesi è più “tecnica” e riguarda la nostra capacità di misurare la velocità delle galassie. In pratica, potrebbe essere un effetto ottico legato al modo in cui la Via Lattea stessa ruota e influenza le nostre osservazioni.

Se fosse vera la prima ipotesi, la nostra idea dell’Universo cambierebbe radicalmente. Significherebbe che quello che chiamiamo Big Bang potrebbe non essere stato l’inizio di tutto, ma solo una tappa di un ciclo più grande. E i buchi neri che osserviamo nel nostro Universo? Potrebbero a loro volta contenere altri universi.

Se invece la seconda spiegazione fosse quella giusta, significherebbe che dobbiamo rivedere il nostro metodo di misurazione. Questo potrebbe aiutarci a risolvere alcuni misteri cosmici ancora irrisolti, come le discrepanze nei tassi di espansione dell’Universo o il perché alcune galassie sembrano più vecchie dello stesso cosmo.

Insomma, qualsiasi sia la risposta, una cosa è certa: più scopriamo sull’Universo, più ci rendiamo conto di quanto ancora dobbiamo capire.

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