Un bug starebbe interessando Google Maps in queste ore, a tal punto da far scomparire dalla Timeline la cronologia delle ricerche effettuate dagli utenti. A confermare il bug esistente è stata proprio Google nelle ultime ore, parlando di un problema tecnico.
Il problema: cronologia eliminata senza preavviso
La portavoce di Google, Genevieve Park, ha chiarito la natura dell’errore in una comunicazione inviata a The Verge: “Abbiamo sperimentato brevemente un problema tecnico che ha causato l’eliminazione dei dati della Timeline per alcuni utenti.” La buona notizia è che quasi tutti coloro che avevano attivo il backup cifrato potranno recuperare le informazioni. Chi, invece, non aveva abilitato la funzione di salvataggio nel cloud ha perso tutto definitivamente.
Le istruzioni per ripristinare il tutto erano state inviate da Google agli utenti, ma tutto ciò funziona solo nel caso in cui ci sia un backup prima del problema che si è verificato.
Il backup era l’unica protezione
Tutto ruota attorno a una funzione: il backup della Timeline nel cloud. Chi aveva attivato questa opzione può ancora ritrovare la propria cronologia. Il metodo per verificarlo è semplice: aprire Google Maps, accedere a “La tua cronologia” e controllare lo stato dell’icona a forma di nuvola. Se l’icona risulta barrata, significa che la cronologia non era protetta.
L’incidente ha rivelato un altro limite della piattaforma: Google consente di esportare i dati tramite Takeout, ma non permette di reimportarli facilmente in Maps. In altre parole, chi aveva salvato una copia dei propri spostamenti non può reinserirla nell’app in modo pratico.
Una scelta di privacy che ha un costo
Questo problema è direttamente legato a una decisione strategica presa da Google nel 2023: spostare la cronologia dalla nuvola alla memoria locale del dispositivo, per aumentare la tutela della privacy. Ma la protezione della privacy ha mostrato anche il suo rovescio della medaglia: dati più protetti, ma anche più fragili, se non accompagnati da un sistema di backup attivo.
L’incidente, pur circoscritto, sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza sulle impostazioni di salvataggio e forse anche la necessità, da parte di Google, di offrire strumenti più flessibili per la gestione della cronologia degli utenti.