Ovviamente, quando si parla di PlayStation, non si può non parlare anche dei controller abbinati alla nota console da salotto, parliamo ovviamente di Dual Sense, i controller di ultima generazione che hanno introdotto interessanti novità come ad esempio i feedback aptici che consentono un’esperienza di gioco molto più immersiva, un elemento che invece al contrario è rimasto altamente conservato è la batteria presente all’interno del dispositivo, quest’ultima rappresenta gioie e dolori degli utenti, dal momento che nonostante Sony si sia impegnata per migliorare l’efficienza energetica dei controller e ovviamente anche la capacità della batteria integrata, può capitare alle volte che quest’ultima si scarichi proprio durante una sessione di gioco obbligando il giocatore a interrompere per caricare il pad o ad averne uno carico di riserva.
Sembrerebbe però che Sony non sia del tutto ignara o comunque disinteressata al problema, online infatti è emerso un brevetto che la nota azienda ha recentemente depositato che mostra un controller per PlayStation dotato di pannelli fotovoltaici, vediamo insieme alcuni dettagli.
Pannelli fotovoltaici
Il brevetto in questione mostra un controller Dual Sense dotato di pannelli fotovoltaici, abilmente integrati nelle porzioni del dispositivo che non vengono mai coperte dalle dita del giocatore, ciò consentirebbe al device di ricaricarsi costantemente sia se esposto alla luce solare che alla luce artificiale presenti in un’abitazione, in tal modo ovviamente il dispositivo sarebbe in grado di accumulare energia tramite le celle installate che in base a quanto presente nel brevetto non finirebbe direttamente nella batteria bensì in alcuni accumulatori specifici pensati appunto per incanalare poi quell’energia direttamente al dispositivo.
Ovviamente trattandosi di un brevetto non c’è per nulla la certezza che ciò si tramuti in realtà, ragionando in termini pratici effettivamente tale dispositivo avrebbe numerose controindicazioni tra le quali sicuramente spicca il prezzo, dettaglio a cui poi bisogna abbinare l’incredibile sforzo ingegneristico da compiere per la sua creazione, oltre al possibile danno indiretto alle vendite di batterie e stazioni di ricarica per i controller.