domenica, Marzo 30, 2025

Telegram: Pavel Durov ottiene il permesso di lasciare la Francia

Telegram, Pavel Durov lascia ufficialmente la Francia.

di Serena Stefani
Telegram

Dopo sette mesi di restrizioni giudiziarie in Francia, Pavel Durov ha ricevuto il via libera per lasciare temporaneamente il Paese. Il fondatore e CEO di Telegram, 40 anni, ha lasciato la Francia questa mattina per dirigersi a Dubai, secondo quanto riferito da fonti vicine al caso.

L’arresto di Pavel Durov risale all’agosto 2024, quando è stato fermato all’aeroporto Le Bourget, vicino Parigi. Le accuse a suo carico riguardano la presunta mancata vigilanza sulla diffusione di contenuti illeciti attraverso Telegram, tra cui materiale pedopornografico e legato all’estremismo. L’imprenditore ha sempre respinto tali imputazioni, sostenendo di difendere la libertà digitale. Dopo giorni di interrogatori, è stato rilasciato dietro una cauzione di 5 milioni di euro, con l’obbligo di non lasciare la Francia fino a nuovo ordine.

Il caso ha suscitato grande attenzione internazionale, data l’importanza di Telegram, utilizzato da oltre 800 milioni di utenti nel mondo. La piattaforma si è più volte scontrata con le autorità per la sua politica di non censura, attirando critiche e richieste di maggiore controllo da parte di diversi governi. Questo dibattito ha generato un acceso confronto tra sostenitori della privacy e chi invoca più regolamentazioni.

L’esilio, il ritorno e il futuro di Telegram

Nato in Russia nel 1984, Pavel Durov ha trascorso parte della sua giovinezza in Italia, a Torino, prima di rientrare a San Pietroburgo per studiare filologia. Nel 2006 ha fondato VKontakte (VK), il principale social network russo, e nel 2013 ha lanciato Telegram, abbandonando poi la Russia nel 2014 a causa di pressioni politiche.

Attualmente, Durov possiede cittadinanze russa, francese ed emiratina, risiedendo principalmente a Dubai, considerata una meta strategica per le sue politiche fiscali e la libertà imprenditoriale. Il permesso di lasciare la Francia è stato concesso su richiesta dei suoi avvocati, ma resta incerto se il procedimento giudiziario continuerà con ulteriori misure restrittive. Il futuro di Telegram e del suo creatore dipenderà dalle decisioni della magistratura francese nelle prossime settimane. Nel frattempo, Durov continuerà a lavorare su nuovi sviluppi della piattaforma, cercando di garantire la sicurezza e la privacy degli utenti.

 

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