Continuiamo a parlare costantemente del mondo delle automobili, un reame che a quanto pare si ritrova in costante aggiornamento ed evoluzione attraverso il mondo dell’elettrico come con Toyota.
La casa produttrice di automobili abbraccia il mondo dell’elettrico però sembra rimanere non convinto delle piccole vetture elettriche.
Toyota, non convinta?
La casa automobilistica sembra non essere convinta che per quanto riguarda una city car elettrica costruita in Europa e con un prezzo pari o inferiore ai 20.000 euro possa generare un ricavo. Questo concetto lo stiamo osservando ultimamente, soprattutto con le svariate case automobilistiche tranne Toyota che sono tornate a valutare con molto interesse il segmento A. Il tutto annunciando moltissimi piani per introdurre con i prossimi anni, nuovi modelli elettrici. Basta pensare alla nuova Renault Twingo elettrica di cui sono presenti alcuni prototipi. Anche Dacia ha voluto annunciare un progetto per una nuova city car elettrica che proporrà per un costo di 18.000 euro. Mentre Volkswagen ha svelato un concept che va ad anticipare la sua prossima city car elettrica e che entrerà in mercato con un prezzo intorno ai 20.000 euro.
Toyota anche attraverso alcune interviste ha voluto esprimete il suo pensiero riguardo le city car elettriche. Dal quale si evidenzia uno scetticismo sulla fattibilità economica, soprattutto per i prezzi delle batterie. Gli stessi accumulatori costano davvero troppo e questo renderebbe difficile produrre una city car elettrica che generi del ricavo.
Per quanto una piccola macchina elettrica, per poter essere appetibile, dovrebbe sempre garantire un’autonomia adeguata con tempi di ricarica ridotti. Sono degli elementi che per Toyota si scontrano con l’obbligo di mantenere i prezzi bassi.
La stessa Toyota attualmente si sta concentrando su segmenti che si possono reputare i migliori per i suoi piani di crescita nel segmento delle BEV. Di recente ha anche presentato la nuova CHR+ che si potrà vedere su strada alla fine del 2025.