lunedì, Marzo 31, 2025

Android: pericolo per alcune app che spiano la posizione

È emerso che alcune app Android spiano la posizione degli utenti. Ecco come fanno e come difendersi da tale pericolo.

di Margareth Galletta
android

Un recente studio ha evidenziato una situazione preoccupante. Quest’ultima riguarda la privacy degli utenti Android. Secondo quanto riportato sembra che molte app del robottino verde raccolgano dati sensibili sulla posizione degli utenti. Ciò senza il loro esplicito consenso. Secondo lo studio, l’86% delle 9.976 applicazioni analizzate raccoglie informazioni sulla posizione degli utenti. Considerando che tali app hanno accumulato oltre 55 miliardi di download, è evidente l’enorme impatto di tale problematica. Uno degli aspetti più critici emersi è che il tracciamento della posizione avviene anche senza il GPS attivato. Infatti, le app possono sfruttare segnali Wi-Fi e Bluetooth per determinare con precisione la posizione di un utente. Rendendo il monitoraggio invisibile e continuo.

Android: app che raccolgono dati sensibili senza consenso

Alla base di tale pratica vi è l’utilizzo di Software Development Kits. Ovvero pacchetti di codice preconfezionati che gli sviluppatori integrano nelle loro applicazioni. Ciò per aggiungere funzionalità senza doverle scrivere da zero. Eppure, alcuni SDK hanno lo scopo nascosto di raccogliere dati sugli utenti. Anche quando l’applicazione in sé non è progettata per farlo. Alcuni di tali SDK sfruttano vulnerabilità di Android, specialmente su dispositivi non aggiornati, per aggirare le restrizioni sui permessi di accesso ai dati.

Una tecnica particolarmente invasiva è l’ID bridging. Quest’ultima consente di associare diversi identificatori di un dispositivo. Come l’ID pubblicitario Android (AAID) e l’indirizzo MAC del Wi-Fi. Ciò al fine di creare un profilo unico dell’utente. In tal modo, anche se un utente prova a modificare le impostazioni della privacy o a reimpostare il proprio ID, il monitoraggio continua.

Ciò pone seri rischi per la sicurezza e la libertà degli individui. Rendendo necessaria una maggiore regolamentazione e consapevolezza su come vengono gestiti i dati di localizzazione. Per proteggersi da tali rischi, i ricercatori consigliano agli utenti di adottare misure di sicurezza come disattivare Wi-Fi e Bluetooth quando non sono necessari. Inoltre, è utile eliminare il numero di applicazioni installate può ridurre l’esposizione al tracciamento. Infine, è importante verificare le autorizzazioni concesse alle app, utilizzare ROM Android focalizzate sulla privacy e strumenti per bloccare i tracker.

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