Inoltre, anche il mastodontico monitor Odyssey G9 di Samsung, un display ultra-wide con risoluzione 5120 x 1440, cattura l’attenzione. Quest’ultimo sembra voler enfatizzare ulteriormente l’idea di una postazione dedicata ai giochi piuttosto che agli affari di stato. A rendere il quadro ancora più curioso è il cartello D.O.G.E. in bella vista. E non manca il suo immancabile cappellino “Make America Great Again“. Quest’ultimo oltre a far riferimento alla sua posizione politica, si è ormai trasformato in un marchio personale.
Non sono mancate le critiche riguardo alla scelta di Musk di utilizzare una postazione da gaming tanto costosa. Molti hanno notato il disordine dei cavi, un dettaglio che potrebbe sembrare banale, ma che in un ambiente lavorativo istituzionale potrebbe risultare poco professionale. L’assenza di una gestione adeguata dei fili potrebbe anche comportare dei rischi. Come quello di far inciampare qualcuno. Inoltre, la scelta di un setup del genere appare in netto contrasto con l’idea di ottimizzare la spesa pubblica.
Oltre a ciò, anche le sue azioni in ambito governativo continuano a far discutere. Musk è stato accusato di applicare tagli alla spesa pubblica in modo drastico. Riducendo il personale e sostituendolo con soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. I suoi detrattori lo accusano di snaturare il ruolo dello Stato e di privilegiare la tecnologia a discapito dei lavoratori. In un mondo in cui si parla tanto di tagli alle spese e ottimizzazione delle risorse, l’immagine di un uomo così influente che si circonda di tecnologie di lusso suscita perplessità.