Google ha confermato che lo sviluppo del sistema operativo Android presto avverrà per lo più in forma privata. Nel corso di questi sedici anni l’azienda ha sempre adottato un approccio diverso seguendo una rotta sul versante opposto.
Come dichiarato da Google stessa anche ad Android Authority, è la prima volta che il sistema operativo Android attraversa una fase di transizione così importante. Solitamente, almeno fino ad ora, Google adopera l’Android Open Source Project per consentire l’utilizzo, la distribuzione e la modifica del sistema a chiunque senza licenza a pagamento. Lo spirito open source del sistema non verrà completamente trasformato o sostituito del tutto. Tuttavia, lo sviluppo di molti aspetti che rendono Android quello che è oggi avverrà a porte chiuse.
Google passa allo sviluppo privato del sistema operativo Android per la prima volta in sedici anni
Non è una notizia del tutto improvvisa per molti. Google ha già trasferito lo sviluppo di gran parte dei componenti dell’OS, come dimostrato dall’AOSP che al momento ha a disposizione solo alcune parti del framework. L’azienda continuerà a pubblicare il codice sorgente per le versioni più recenti di Android, ma cambierà la frequenza con cui tali codici saranno rilasciati per componenti specifici (come il build system, l’update engine, lo stack Bluetooth, il Virtualization framework ed il SELinux). Lo scopo di questo cambiamento storico è rendere più semplice lo sviluppo del sistema operativo. Non sarà intaccato il lavoro degli sviluppatori esterni ma ci saranno dei cambiamenti nel modo in cui team interni ed esterni coesistono.
Android è da tempo il sistema operativo più utilizzato al mondo per dispositivi mobile, realizzato e rilasciato da Google per la prima volta nel 2008. Distribuito fino ad ora con l’ausilio del software Open Source di Android e la licenza libera Apache 2.0. Nel 2022 la quota di mercato Android dei sistemi operativi mobile si aggirava intorno al 70%.