Il computing quantistico è al centro di un acceso dibattito. Le sue potenzialità potrebbero cambiare il settore tecnologico. Eppure, nonostante l’entusiasmo, la strada per arrivare a un utilizzo pratico dei computer quantistici sembra lunga e piena di sfide. Il recente caso di Microsoft è un esempio di tale difficoltà. Nel marzo 2024, Chetan Nayak, responsabile del team di ricerca quantistica di Microsoft, ha presentato i risultati di un nuovo esperimento durante un importante summit scientifico.
Microsoft: novità riguardo il settore del computing quantistico
L’annuncio riguardava un passo avanti nella creazione di qubit topologici. Teorizzati come meno suscettibili agli errori rispetto ai qubit convenzionali. Eppure, i risultati non sono stati accolti con entusiasmo dalla comunità scientifica. L’affermazione di Microsoft di aver costruito un qubit topologico non è stata pienamente convalidata. In particolare riguardo alla formazione dei cosiddetti “modi di Majorana“. Un aspetto fondamentale per la realizzazione di qubit stabili. Il fisico Sergey Frolov ha sottolineato la difficoltà di estrarre segnali chiari dalle misurazioni, dovute a interferenze elettriche.
Tale vicenda sottolinea le tensioni tra la ricerca fondamentale e le pressioni del mercato. Le grandi aziende, come Microsoft, sono fortemente motivate a presentare progressi concreti. Ciò per giustificare gli ingenti investimenti ricevuti. Ma spesso i risultati sperimentali non sono rispettano le aspettative. Il rischio è che, se le promesse tecnologiche non si materializzano, gli investitori potrebbero perdere fiducia. Ritirando così i fondi. Come accaduto in passato in altri settori ad alta innovazione, creando un possibile “quantum winter“.
Le applicazioni previste per il computing quantistico riguardano settori altamente specialistici. Come la simulazione di molecole per lo sviluppo di nuovi farmaci, batterie più efficienti e materiali innovativi. In suddetti campi, i computer quantistici potrebbero superare di gran lunga le capacità dei supercomputer tradizionali, che attualmente offrono simulazioni lente e imprecise. Eppure, il traguardo di un computer quantistico pratico e utile è ancora lontano. Le stime degli esperti indicano che potrebbero essere necessari almeno dieci anni di ricerca per vedere risultati concreti, a condizione che gli investitori mantengano la pazienza.
La comunità scientifica, dunque, si trova ad affrontare diverse incertezze, tra scetticismo e ottimismo. Nonostante le difficoltà, però, il continuo flusso di investimenti e la crescente attenzione internazionale indicano che la ricerca nel campo del computing quantistico proseguirà con determinazione.