lunedì, Marzo 31, 2025

SpaceX batte un record: Falcon 9 lanciato e recuperato in 9 giorni

SpaceX ha riutilizzato un Falcon 9 in soli 9 giorni, battendo il record di velocità e aprendo nuove possibilità per l'accesso allo spazio.

di Margherita Zichella
SpaceX ha riutilizzato un Falcon 9 in soli 9 giorni, battendo il record di velocità e aprendo nuove possibilità per l'accesso allo spazio.

SpaceX continua a spingere i confini della riutilizzabilità spaziale e questa volta ha fatto segnare un nuovo record. Nella notte di venerdì 21 marzo, un Falcon 9 è decollato dalla base della Space Force di Vandenberg, in California, per la missione NROL-57, commissionata dall’Ufficio Nazionale di Ricognizione degli Stati Uniti. Fin qui tutto normale, se non fosse che quel razzo aveva già volato appena nove giorni prima.

 

SpaceX lancia e riutilizza il Falcon 9 in tempo record

Sì, perché l’11 marzo lo stesso booster aveva portato in orbita il telescopio SPHEREx e le sonde solari PUNCH per la NASA. Mai un Falcon 9 era stato riutilizzato così rapidamente: il record precedente era di 14 giorni, ora abbattuto da questa impresa. Per SpaceX è un passo enorme verso un accesso allo spazio sempre più veloce e sostenibile. L’idea di poter lanciare un razzo, recuperarlo e rimetterlo in pista in meno di due settimane sembrava già incredibile, ma ridurre ulteriormente i tempi potrebbe aprire scenari ancora più ambiziosi.

Ma torniamo alla missione di venerdì. NROL-57 rientra in una strategia più ampia dell’Ufficio Nazionale di Ricognizione, che sta rivoluzionando il modo in cui i satelliti vengono dispiegati nello spazio. L’idea è semplice: invece di pochi satelliti grandi e costosi, meglio una costellazione di dispositivi più piccoli, distribuiti e difficili da neutralizzare. I dettagli sono top secret, ma si ipotizza che questi nuovi satelliti facciano parte del progetto “Starshield”, una versione speciale dei satelliti Starlink di SpaceX, adattata per la sorveglianza.

Dopo il lancio, avvenuto alle 8:49 ora italiana, il primo stadio del razzo è tornato a casa, atterrando senza problemi a Vandenberg circa sette minuti e mezzo dopo il decollo. Per questo specifico booster era già il quarto volo, segno che la tecnologia di SpaceX sta raggiungendo livelli di affidabilità sempre più impressionanti. Nel frattempo, lo stadio superiore ha continuato la sua corsa verso l’orbita, portando con sé i carichi utili della missione. Dove siano diretti esattamente e cosa faranno lassù, però, resta un segreto che solo pochissimi conoscono.

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